Ormai Pd e Udc, in Sicilia, ‘cinguettano’ assieme che è un piacere. Del resto, insieme lo sono già. A Roma – insieme – appoggiano il Governo Monti, ovvero il Governo dei banchieri che ha massacrato gli italiani riempiendoli di tasse per poi ‘produrre’ 50 miliardi di debito pubblico e uno spread a quota quasi 500. In Sicilia hanno fatto entrambi parte della maggioranza che sostiene il Governo Lombardo, abbuffandosi di clientele. Ora, insieme, vorrebbero ritardare le elezioni regionali, nella vana convinzione di ritardare la giusta punizione che gli elettori ‘commineranno’ a questi due Partiti.
In attesa che Monti si convinca a commissariare la Sicilia – cosa che non si verificherà perché questa volta, in Sicilia, finirebbe a bordello – i due nuovi ‘piccioncini’ di Pd e Udc, Antonello Cracolici e Giulia Adamo, si cimentano in una lezione di morale. Lo spunto gli viene offerto dal ‘no’ di Sala d’Ercole all’emendamento che avrebbe scongiurato le nomine di inquisiti negli enti regionali
“Mettere la Pubblica Amministrazione al riparo dalle vicende giudiziarie dei singoli – scrivono i due novelli moralisti della politica siciliana – è la premessa fondamentale per quel profondo cambiamento che auspichiamo per la Sicilia. La bocciatura dell’emendamento – prosegue il comunicato congiunto di Cracolici e Giulia Adamo – costituisce un segnale negativo e di profonda miopia che accentua la distanza di una certa classe politica che si è nascosta dietro il paravento del voto segreto, rispetto alla società che chiede con insistenza rinnovamento e trasparenza.
Peccato che al voto segreto hanno partecipato anche i parlamentari del Pd e dell’Udc…
Ieri – aggiungono Adamo e Cracolici, senza che nessuno gliel’abbia chiesto – i nostri gruppi hanno votato a favore della norma, e per noi quel voto ha un significato politico forte, segna uno spartiacque per il futuro: i siciliani adesso sanno chi lavora per affermare rinnovamento e legalità e chi si rifugia nella conservazione di un sistema insostenibile e immorale”.
Ora, che la signora Adamo rispetti la legalità suona un po’ comico, dal momento che, in barba a un pronunciamento della Corte Costituzionale, continua ad occupare la poltrona di parlamentare regionale e di Sindaco di Marsala. Ma è ancora più strano che Cracolici e la Adamo sentano il ‘bisogno’ di far sapere alla gente una cosa che la gente non può verificare: il voto di ieri è stato o no segreto?
“Il tema della legalità, che deve permeare ogni aspetto dell’azione amministrativa – concludono Adamo e Cracolici – è la premessa fondamentale per qualunque percorso politico-programmatico che risponda ai bisogni di sviluppo dei siciliani.
Onorevole Cracolici: sta parlando, forse, della ‘legalità’ con la quale lei e il suo compare Giuseppe Lumia avete gestito le elezioni primarie del centrosinistra di Palermo del 4 marzo scorso? O della ‘legalità’ che avete utilizzato ‘gozzovigliano’ nella giunta Lombardo?
Meno male che siamo in estate, le finestre sono aperte e le min…ate evaporano…
Foto tratta da pernientefacile.ilcannocchiale.it
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