Il giornalista tedesco, residente a Palermo, picchiato e ricoverato in gravi condizioni al Policlinico, lavora nella segreteria del Goethe-Institut, l’istituto tedesco che svolge corsi di lingua e numerose attività culturali. «Siamo sconvolti. Non riusciamo a credere che sia potuto succedere qualcosa al nostro collega. Una persona mite, perbene, sempre disponibile. Qui da noi svolge attività di segreteria. È davvero incredibile che a Palermo qualcuno possa rischiare la vita per avere fatto notare che una strada è chiusa al traffico», dice un collaboratore del centro culturale tedesco, dove la vittima lavora da anni.
«Questa mattina lo aspettavamo al centro, arriva con la sua bici. Lui normalmente apre l’istituto e invece ho saputo che è in gravi condizioni nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Policlinico. Abbiamo parlato con la compagna che è distrutta per quanto successo. Non ha mai smesso di piangere. L’aggressione è avvenuta davanti a lei e alla bimba di 10 anni – aggiunge il collaboratore – Il nostro collega è sempre rimasto con le mani in tasca. Non si aspettava una reazione così violenta». L’aggressore di 19 anni fermato dai carabinieri è stato portato nel carcere Pagliarelli, in attesa della convalida. È accusato di lesioni personali gravi.
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