I suoi genitori si erano separati e lui era andato a vivere con il nonno paterno, un uomo di 85 anni. Però non è riuscito a lasciarsi alle spalle i problemi di tossicodipendenza, nonostante sia stato più volte ospite di centri di recupero. Adesso un 34enne acese è finito nel carcere di piazza Lanza, dopo l’ennesima aggressione nei confronti dell’anziano parente. Le accuse sono di estorsione e maltrattamenti in famiglia.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Guardia Mangano, l’85enne veniva spesso minacciato dal nipote, che lo costringeva a dargli i soldi per l’acquisto della droga. L’anziano, inoltre, dopo avere controllato le operazioni sul proprio conto corrente postale, si era accorto di prelievi di denaro quasi quotidiani. Così una notte, fingendo di dormire, avrebbe sorpreso il nipote mentre rimetteva al suo posto, nel comodino, la tessera del bancomat di cui si era appropriato.
A quel punto il nonno ha protestato, ma il 34enne lo avrebbe afferrato per il collo e minacciato di morte. «O fai come ti dico io o ti ammazzo», avrebbe detto l’uomo. La vittima ha chiamato i carabinieri che, arrivati sul posto, hanno bloccato e arrestato l’aggressore. Quest’ultimo è stato portato nella casa circondariale del capoluogo etneo e lì rimarrà, dopo la convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania.
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