Piazza Europa, 14enne finisce dentro un tombino Mamma: «La copertura di fortuna era lì da anni»

«Mio figlio è stato fortunato a farsi solo qualche graffio, ma poteva finire molto peggio». A parlare a MeridioNews è la mamma del 14enne che, domenica scorsa, mentre giocava a pallone in piazza Europa è finito all’interno di un tombino nei pressi della fontana, che da anni non è funzionante. Al momento in cui il pozzetto è ceduto, il ragazzo ha avuto la prontezza di allargare le braccia così da interrompere la caduta. «Ero su una panchina con il figlio più piccolo, mentre lui giocava con il padre – racconta la donna – Improvvisamente ho sentito un botto e ho pensato fosse caduto correndo, nulla di che. Poi però ho visto che diverse persone sono corse nella sua direzione e mi sono preoccupata». 

Quando si è avvicinata, la donna ha constatato che il corpo del figlio era visibile solo per metà. «Era bianco in volto e il corpo lo si vedeva solo per metà, appena lo abbiamo tirato fuori gli abbiamo messo del ghiaccio e fortunatamente ho visto che muoveva tutti gli arti  – continua -. Abbiamo chiamato i vigili urbani e ci hanno detto che spettava alla pattuglia di pronto intervento occuparsene. Sono arrivati dopo un’ora transennando l’area». Al ragazzo è stata fatta l’antitetanica. «Il medico ce lo ha consigliato perché aveva graffi alle braccia e alle gambe e all’interno del pozzetto c’erano parti arrugginite», agigunge la mamma. Stando a ciò che è accaduto, viene naturale chiedersi se è sia accettabile convivere con il timore di incappare in gravi incidenti semplicemente per volere passare un po’ di tempo all’aria aperta. «Gli spazi pubblici sono sempre di meno, l’area di piazza Europa peraltro da tempo è in balia di chi scorrazza con i motorini e adesso bisogna anche preoccuparsi di precipitare dentro un tombino», commenta la donna. 

«Da ciò che ci risulta, la copertura originaria del tombino è stata rubata e qualcuno, di certo non il Comune, aveva pensato di coprirla con qualcosa di inappropriato». Replica così l’assessore comunale alle Manutenzioni Pippo Arcidiacono. L’esponente della giunta Pogliese esclude che l’incidente sia avvenuto per un ammaloramento. «Purtroppo quello dei furti di grate e tombini è un fenomeno diffuso che si fa fatica ad arginare, in ogni caso ho dato mandato agli uffici di controllare le condizioni di pozzetti e tombini», chiosa. La versione dell’assessore è parzialmente smentita dalla madre del 14enne. «Non posso dire se quella copertura metallica sia stata messa dal Comune o da altri, quel che è certo è che viviamo da queste parti e ho anche video che dimostrano che si trova lì da prima del 2017. Sarebbe ancora più assurdo scoprire – conclude la donna – che in quattro anni l’amministrazione non si sia mai accorta del fatto che un tombino così profondo non fosse sicuro come dovrebbe».

Simone Olivelli

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