Piazza Dante, studenti contro i parcheggiatori Magnano San Lio: «Via abusivi? Impossibile»

Calimero, il vecchietto nella piazzetta, quelli sotto gli alberi. Soprannomi che per centinaia di studenti universitari che ogni giorno frequentano l’area di piazza Dante significano solo una cosa: parcheggiatori abusivi. All’ombra dell’ex monastero dei Benedettini quello della sosta e delle continue richieste di denaro da parte dei posteggiatori è un problema annoso. Ma da qualche giorno la protesta monta online attraverso due hashtag: #Monasteroabusivo e #Noncisto. A lanciarli è Laura Trovato, una studentessa del dipartimento di Scienze umanistiche (Disum), che ha pubblicato un video che in poco tempo è stato condiviso su decine di bacheche e gruppi universitari sui social network. 

[facebook https://www.facebook.com/laura.trovato1/videos/10205110401103951/]

«È un’iniziativa nata in maniera autonoma», racconta Trovato a MeridioNews. Lo afferma anche nel suo filmato diffuso su Facebook: «Da anni siamo costantemente minacciati da questi abusivi». La studentessa spiega di «essere stanca di un atteggiamento mafioso», con il quale i posteggiatori non autorizzati «non fanno altro che intimidire, chiedere il pizzo sotto gli occhi di chiunque. Non ci sto più».

Anche altri colleghi si sono aggiunti all’appello di Trovato. «Carusi, non si può più fare questa vita. Non si può tollerare il concetto di posteggiatore abusivo», afferma Giuseppe. Che spera che prima o poi piazza Dante venga pedonalizzata. Secondo Raffaele si tratta di «persone che hanno rovinato una piazza e continuano a rovinare la città». Paolo si dice stanco di «subire un’estorsione». Un pensiero condiviso anche da Serena, Miriana e quanti stanno lasciando messaggi e video sul social network. 

Ma cosa ne pensano i docenti? «È così da quando ho memoria. Più volte abbiamo segnalato la questione sia ai carabinieri che ai vigili», sospira il direttore del Disum Giancarlo Magnano San Lio. «Mandare via i parcheggiatori abusivi e pensare che non tornino è utopistico – continua il professore -. Spesso si tratta di persone nullatenenti, i verbali vengono stracciati e dopo poche ore sono di nuovo là». 

La questione è molto più complessa, sostiene il docente, e ha a che fare con la presenza di un altissimo numero di persone che si concentrano nell’area di piazza Dante. «Non possiamo fare finta che il problema non esista: ci sono due dipartimenti (Scienze umanistiche e Scienze della formazione, ndr) e due scuole (Boggio Lera e Spedalieri, ndr), un ospedale – elenca – Quello che serve è uno sforzo da parte del Comune, un progetto, o almeno un presidio che permetta di parcheggiare rispettando le regole. Perché prendersela solo con gli abusivi non è la soluzione», conclude Magnano San Lio. 

Carmen Valisano

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