I finanzieri del comando provinciale di Enna hanno confiscato beni a due imprenditori. Il provvedimento segue il sequestro preventivo e arriva a margine di indagini condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria.
Nel primo caso si tratta di un imprenditore che, per evadere le imposte sui redditi e l’Iva, aveva utilizzato fatture relative ad operazioni inesistenti. Ritenuto colpevole del reato di dichiarazione fraudolenta gli sono state confiscate 19 unità immobiliari, costituite in prevalenza da terreni e da alcuni fabbricati rurali, una autovettura e una quota pari al 50% del capitale sociale di una società di gestione di alberghi e discoteche di cui era proprietario,. Il valore complessivo della confisca è di circa 90mila euro.
Nel secondo caso, l’imprenditore è stato denunciato perché – a dispetto di quanto previsto dalla legge per i condannati per associazione per delinquere di stampo mafioso e alle persone sottoposte a misure di prevenzione personali – non aveva comunicato le variazioni del proprio patrimonio nei dieci anni successivi alla condanna o alla misura di prevenzione. L’uomo, nello specifico, aveva ceduto alcune quote di proprietà di alcuni terreni agricoli. La somma confiscata è di 12mila euro.
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