La polizia ha scoperto e sequestrato una coltivazione di marijuana alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica in un’abitazione nel quartiere Sperone. Non si è ancora risaliti alle persone che hanno allestito la piantagione. Nell’ambito dello stesso intervento, è stata denunciata a piede libero una persona per furto di energia elettrica in un’altra abitazione della stessa via.
I poliziotti del commissariato Brancaccio, ieri, intorno alle 22, effettuando un controllo domiciliare a persona sottoposta a misura di prevenzione nel quartiere Sperone, hanno notato che da un box nelle immediate vicinanze, fuoriusciva, oltre ad una intensa luce di colore giallo, un forte rumore riconducibile a quello di condizionatori in funzione. Contesualmente, gli agenti hanno notato come dei cavi elettrici provenienti dall’illuminazione pubblica, accedessero all’interno del locale.
Visto che la porta d’ingresso al box era chiusa da un lucchetto e sospettando che all’interno potesse nascondersi una coltivazione di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito. A quel punto, gli agenti hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, per l’apertura della porta e di una squadra Enel, per gli accertamenti del caso. Gli agenti, entrato nel locale, hanno scoperto una coltivazione indoor di marijuana costituita da venti vasi con altrettante piante di marijuana, servite da quattro lampade alogene ad alto wattaggio, un condizionatore portatile, quattro trasformatori di tensione ed un interruttore magneto termico. Tutto il materiale è stato sequestrato. La squadra di verificatori dell’Enel, inoltre, ha accertato la presenza di un allaccio abusivo alla rete pubblica.
Non è stato possibile accertare l’identità dell’utilizzatore del box. Sono in corso le indagini basate su alcune ipotesi investigative per risalire all’individuazione del fruitore dell’immobile. Nell’ambito dello stesso intervento e sempre nella stessa via, i poliziotti hanno notato un cavo elettrico fuoriuscire da una cassetta di derivazione dell’Enel che faceva ingresso all’interno di un’altra abitazione. I controlli effettuati dai verificatori già presenti sul posto hanno consentito l’identificazione e la denuncia in stato di libertà del proprietario dell’immobile per il reato di furto di energia elettrica.
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