Piano Battaglia, il Fun Park ancora al buio «Apertura slitta in estate, ma non molliamo»

Le lungaggini burocratiche durate quasi cinque anni, le enormi spese, l’impossibilità di poter accedere ai fondi europei e ora il mancato allaccio di luce elettrica. Questi gli ostacoli che ha incontrato il Fun Park Piano Battaglia, un progetto firmato dalla società Area srls, formata da tre ragazzi, che mira alla promozione del turismo sostenibile. Anche stavolta un nuovo intoppo stoppa le attività della struttura, già programmate per la stagione invernale 2017, e l’apertura con molta probabilità slitterà ad agosto. Una storia che ha davvero dell’incredibile.

«L’idea è nata dalla nostra esperienza pregressa nel settore – ha detto Mario Bencivinni, uno dei tre soci -. Per avere la sola autorizzazione ci sono voluti quattro anni». Mario, 37 anni, è nato a Palermo e per molti anni ha vissuto a Petralia Sottana. Lui è il maggiore azionista. «Già da tre anni paghiamo l’affitto del terreno, ed è stata una grossa spesa per noi», ha aggiunto. La struttura sorgerà ai piedi del circolo Legambiente il Grifone di Petralia Sottana. I tre ragazzi hanno maturato un’esperienza ultradecennale nel settore del turismo sostenibile e sono specializzati nella progettazione e sviluppo di impianti a impatto ambientale zero per l’allestimento di strutture di fruizione turistica in contesti ad elevato valore naturalistico.

Così hanno pensato di aprire una struttura, organizzando varie attività, sia per la stagione invernale che estiva: snowtubing, big air, slittini, pista sci d’erba, rievocazioni delle tradizioni agro-silvopastorali, educazione ambientale e parco giochi didattico per i più piccoli. Questi sono alcuni dei servizi che si possono trovare al Fun Park Piano Battaglia. Grazie a tale progetto si può creare uno splendido parco divertimento immerso nella natura senza stravolgerlo. E quale contesto migliore se non quello del Parco delle Madonie? Un parco di quasi 40 mila ettari, inserito recentemente nella lista dei Geoparchi mondiali Unesco.

«Dispiace che un imprenditore che ha voglia di investire nel territorio possa incontrare difficoltà burocratiche, in questo caso con Enel – ha commentato il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto – Da parte nostra, l’Ente parco ha rilasciato tutte le autorizzazioni necessarie al Fun Park nei tempi stabiliti dalla Conferenza di servizi appositamente convocata per questa iniziativa». «La nostra società – ha concluso Bencivinni – cercherà di far luce sulle responsabilità per la mancata apertura. Siamo dei giovani madoniti che hanno pensato di rimanere e investire nel proprio territorio. Siamo un po’ in crisi, ma noi non molliamo e cercheremo, con le nostre forze in tutto e per tutto, di fare chiarezza».

Mario Catalano

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