Un motopesca tunisino che sarebbe stato utilizzato per il trasporto di migranti clandestini è stato intercettato dalla guardia di finanza nelle acque del Trapanese. Apparentemente sembrava essere un’imbarcazione da pesca ma dalle indagini è emerso che si tratterebbe di una nave madre. I tre membri dell’equipaggio sono stati arrestati con l’accusa di avere consentito l’ingresso irregolare in Italia di otto migranti. Nel corso dei controlli sull’isola di Pantelleria e di Lampedusa, i radar hanno segnalato una nave sospetta. È stata inviata un’imbarcazione che opera per l’agenzia europea Frontex. Nelle acque territoriali è stato trovato un piccolo gommone. A bordo otto migranti sedicenti tunisini. Nelle vicinanze è stata immediatamente notata la presenza dell’imbarcazione, non impegnata in alcuna attività. Il motopesca non appena ha visto l’unità della finanza ha cercato di fuggire, ma è stato bloccato e scortato a Pantelleria. Qui, coordinati dalla procura di Marsala, sono stati disposti i fermi dei tre membri dell’equipaggio. Il giudice per le indagini preliminari di Marsala ha convalidato i provvedimenti e disposto la misura della custodia in carcere.
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