Non solo l’apposizione delle targhe, ma presto chi visiterà i monumenti inseriti nel percorso arabo-normanno – che ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco – potrà godere di un piccolo comfort in più: le fontanelle. Infatti l’Amap sta finendo di collocare in questi giorni due vecchi esemplari in disuso nei pressi di Ponte Ammiraglio e di Palazzo dei Normanni.
Nel primo caso la fontanella, che precedentemente si trovava in vicolo Torremango, nei pressi di via Casalini, è parte di un processo di riqualificazione dello spazio verde intorno allo storico ponte, che comprende anche la piantumazione – già effettuata – di nuovi alberi e in generale la pulizia e il diserbo del sito. L’altra invece si trova in piazza Indipendenza, accanto all’ingresso turistico per la Cappella Palatina, e – come si vede nella foto – verrà contornata da un piccolo acciottolato. Entrambe dovrebbero essere operative per la visita in città del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che venerdì 28 scoprirà la targa Unesco.
C’è da aggiungere che quest’ultimo esemplare ha suscitato qualche polemica sui social network: una decina di giorni fa la fontanella era stata tolta dalla sua storica collocazione, cioè via Principe di Palagonia nei pressi dell’incrocio con via Principe di Paternò. Una rimozione che aveva preoccupato e addirittura indignato alcuni utenti, ma in maniera – come è adesso evidente – immotivata. Infatti in entrambi i casi i vecchi manufatti in ghisa donatori, che furono creati negli ultimi anni dell’800, sono stati scelti tra quelli che – al termine del censimento portato avanti nei mesi scorsi da Amap – risultavano in disuso, vandalizzati e comunque inutilizzati o sfruttati in maniera inopportuna. A tal proposito è opportuno ricordare che la fontanella che si trovava in via Principe di Palagonia risultava da molto tempo priva della griglia semicurva dello scarico e del coperchio posteriore (che stanno per essere ripristinati dall’Amap) e che – quando era ancora in funzione – spesso veniva impropriamente utilizzata dall’attiguo autolavaggio.
A queste due ricollocazioni si affiancheranno presto altre 4 installazioni, sempre nelle vicinanze di monumenti Unesco, però questa volta di fontanelle di nuova fusione (fatta grazie ad uno stampo ricavato dal calco di un esemplare classico). Una sarà posta accanto al castello della Zisa, dal lato di via Normanni; un’altra vicino alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti, in via dei Benedettini ad angolo con piazza della Pinta; una nei pressi della Cattedrale (presumibilmente a piazza Sett’Angeli); l’ultima in un punto da stabilire di piazza Bellini, a pochi metri dalle chiese di Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo. In questi ultimi due casi bisognerà prima appurare le prescrizioni della Sovrintendenza ai Beni culturali, per non ripetere gli errori della vicenda della postazione del bike sharing.
Nel frattempo si continua a lavorare ad altri due progetti che riguardano le fontanelle. Il primo è la mappa online: il censimento è ormai finito e si sta completando la dismissione di alcuni esemplari per i quali non c’è più un contratto attivo, con la conseguenza il contatore è stato dismesso ma è ancora presente un allaccio abusivo. Si aspetta che gli uffici del Comune indichino all’Amap quale dovrà essere la destinazione dei manufatti, che – lo ricordiamo – sono di proprietà di Palazzo delle Aquile, mentre le fontanelle di nuova fusione saranno patrimonio dell’ex municipalizzata. Il secondo programma è relativo alla collocazione, di concerto col Suap, di fontanelle nelle piazzole di sosta delle carrozzelle a cavallo: in questo caso l’iter è in stand-by, in attesa delle varie autorizzazioni da parte degli assessorati e della Sovrintendenza.
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