Pedinamenti, telefonate e minacce di morte Arrestato 69enne, perseguitava l’ex dal 2013

Agenti della polizia di Stato, appartenenti alla squadra mobile di Palermo, hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Palermo Marco Gaeta, su richiesta del pm Giorgia Righi del pool specializzato coordinato dal procuratore aggiunta Annamaria Picozzi, un pensionato palermitano di 69 anni, responsabile del reato di atti persecutori nei confronti di una donna con la quale aveva instaurato diversi anni fa una relazione sentimentale. L’uomo, lasciato dalla donna a causa della sua indole gelosa, possessiva e a tratti violenta, non si era mai rassegnato alla fine della relazione, avvenuta nel 2013, e da allora aveva cominciato a perseguitare la donna, attraverso telefonate, pedinamenti e minacce di morte.

La vittima, dopo un ultimo episodio, nel quale era anche intervenuta una volante della polizia di Stato, riguardante la presenza dell’uomo sotto la propria abitazione con un coltello da cucina all’interno della propria vettura, aveva presentato richiesta di ammonimento. L’uomo, non curante dell’ammonimento ricevuto dal questore, aveva reiterato ossessivamente i suoi comportamenti nei confronti della donna, attraverso appostamenti, minacce e telefonate ad ogni ora del giorno e della notte. Come conseguenza di tali condotte l’uomo era stato destinatario, in un primo momento della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento e, successivamente, della misura di custodia cautelare in carcere. Infine era stato condannato in via definitiva alla pena di cinque anni e sulla base di questi precedenti gli è stata contestata la recidiva specifica ed infraquinquiennale.

L’uomo, nonostante si trovasse in stato di libertà vigilata ha continuato a terrorizzare la donna che, per timore di ritorsioni personali, non usciva più di casa nemmeno per le più comuni incombenze domestiche. La nuova denuncia della vittima risale alla scorsa settimana, quando l’uomo, dopo numerosi passaggi a bordo della propria autovettura, effettuati presso l’abitazione della donna, si fermava in corrispondenza del balcone, ed alla sua vista, fissandola insistentemente, faceva ripetutamente il segno della croce. Le meticolose indagini avviate dagli investigatori, corroborate dalle numerose denunce effettuate dalla vittima, hanno consentito di confermare quanto raccontato dalla donna ed assumere importanti riscontri in ordine alle responsabilità dell’uomo che hanno portato all’emissione dell’odierna misura cautelare a suo carico. Ieri, il 69enne palermitano, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale Lorusso di Pagliarelli.

(Fonte: squadra mobile Palermo)

Silvia Buffa

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