Rinviata l’assemblea regionale del Pd siciliano che si sarebbe dovuta riunire domani a Palermo. Questo perché il segretario regionale del partito, Giuseppe Lupo, ha annunciato che si dimetterà dopo la celebrazione delle elezioni amministrative di maggio.
Contro il segretario regionale del Pd si è schierata tutta l’ala ‘consociativa’ del partito, che fa capo al capogruppo del partito all’Ars, Antonello Cracolici, e al parlamentare nazionale, Giuseppe Lumia. Lo scontro si è consumato – e continua a consumarsi – sull’appoggio del Pd al governo regionale retto da Raffaele Lombardo.
In realtà, Lupo è stato eletto al vertice del Partito democratico della Sicilia da una maggioranza contraria alla partecipazione del partito al governo ella Regione. Qualche ora dopo la sua elezione, però, Lupo cambiava idea, diventando prima possibilista e poi sponsor dello stesso governo Lombardo.
Con l’andare del tempo, però, Lupo – forse un po’ ondivago per essere il segretario regionale di un partito con troppe ‘anime inquiete – è tornato sui suoi passi. Lupo, in ogni caso ha difeso l’appoggio del Pd al governo regionale, ma non ha mai dato il placet alla partecipazione diretta del suo partito al governo.
Lo scontro più duro è andato in scena quando Cracolici, Lumia,, in accordo con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, hanno deciso di appoggiare Fabrizio Ferrandelli candidato a sindaco di Palermo. Questo perché la candidata ‘unica’ del Pd alle primarie del centrosinitra celebrate domenica scorsa, Rita Borsellino, si è sempre rifiutata di avallare l’appoggio del Pd a Lombardo. La scelta di Rita Borsellino è stata dettata dalla sua storia personale e familiare: per motivi, ovvi, infatti, la leader di Un’Altra storia non avrebbe mai potuto appoggiare una giunta il cui presidente – Raffaele Lombardo – è inquisito per fatti di mafia.
Così Lupo – che a dir la verità non è mai stato molto convinto di appoggiare la giunta Lombardo – si è schierato con Rita Borsellino. Mentre Cracolici e Lumia hanno appoggiato Ferrandelli. Il clima – come era prevedibile – si è arroventato – e Cracolici e Lumia hanno raccolto le firme per ‘sfiduciare’ Lupo. Se domani l’assemblea regionale del partito si fosse riunita il segretario regionale non avrebbe avuto i numeri per reggere l’assalto dell’ala consociativa del partito, ormai rafforzata dall’accodo di potere con Lombardo, tra corsi di formazione professionale, bandi europei (comprese le risorse del Piano di sviluppo rurale), energie alternative e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, ormai nel Pd siciliano trionfa il consociativismo. E pazienza se c’è di mezzo un presidente della Regione un po’ ‘chiacchierato’. Del resto, Cracolici e Lumia non arrivano dalla luna, nel loro Dna ci sono i geni del consociativismo del vecchio Pci, dall’operazione Milazzo fino ai giorni nostri passando per tante stagioni non proprio brillanti…
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