«Non ho mai chiuso la porta al dialogo con nessuno. Se ci sono idee interessanti noi ci siamo sempre. Ovviamente non stiamo parlando di alleanze elettorali». L’intervista era di quelle destinate a tenere banco nel dibattito di una politica regionale in attesa della pausa estiva. E così le parole di Giancarlo Cancelleri, pubblicate questa mattina sul quotidiano La Repubblica, hanno riacceso il dibattito attorno all’ipotesi di un’intesa tra Partito democratico e Movimento 5 stelle.
Dibattito che in realtà, quantomeno a livello nazionale, trova sponde autorevoli tanto nella squadra dei favorevoli a un tentativo di dialogo, quanto tra i contrari. In Sicilia, sollecitato dalle domande del giornalista, il leader pentastellato rilancia quantomeno una «non chiusura» all’ipotesi di proposte politiche che possano vedere tanto i dem, quanto i 5 stelle giocare una partita comune. Ma a frenare l’entusiasmo del vicepresidente dell’Assemblea regionale è il segretario regionale del Pd, Davide Faraone, che in un post sui social network attacca a muso duro le ultime scelte politiche dei pentastellati.
«Certo che quelli del Movimento 5 stelle e 10 linee politiche sono veramente incredibili – scrive Faraone sui social – Oggi apro Repubblica e leggo un’intervista a Cancelleri, vicepresidente dell’Assemblea regionale, e ancora non credo a quello che ho letto. Come diavolo i 5 stelle facciano a immaginare di potere dialogare con il Pd in Sicilia sinceramente non lo capisco. A Roma governano con la Lega, partecipano alla caccia al migrante, irridono i parlamentari del Pd che salgono a bordo della Sea Watch e poi a Lampedusa, nella nostra Regione, dovremmo collaborare?».
«Qui – prosegue lo sfogo del segretario regionale dem, salito a bordo della Sea Watch nei giorni in cui la capitana Carola Rackete ha forzato il blocco delle forze dell’ordine – adottano le politiche più assistenzialistiche che si possano fare, proprio nella Regione in cui di assistenzialismo si muore asfissiati, e poi vogliono dialogare! Sinceramente mi viene da ridere. Chiedono poltrone a Musumeci, lui gliele nega e quindi, poi, vengono a chiedere a noi: “Pd dove sei?”. Complici della riforma sul regionalismo differenziato che ucciderà la Sicilia e il Sud, si rivolgono a noi senza rossore sul viso. Cancelleri, come direbbe Totò: “Ma mi faccia il piacere!”».
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