NEL GIRO DI POCHI MESI QUESTO PERSONAGGIO HA CREATO SOLO GRANDI ‘BORDELLI’ NEL TENTATIVO, FINORA FALLITO, DI CREARSI UNA CORRENTE IN SICILIA. LA VERITA’ E’ CHE NON SE LO FILA NESSUNO…
di Carmelo Raffa
Qualche mese fa avevamo fatto delle previsioni sullarmata Brancaleone che ha fatto eleggere il giovane Fausto Raciti alla guida del PD siciliano ed in larga parte labbiamo azzeccata.
Infatti in questi giorni ne abbiamo visto delle belle sia per le candidature del Partito Democratico alle europee e nelle ultime ore è sotto gli occhi di tutti su come nasce il nuovo Governo di Rosario Crocetta.
Dobbiamo ricordare che nellautunno del 2013 si svolgevano i congressi provinciali in Sicilia e larea che si richiamava a Matteo Renzi si ricompattava ed a Palermo, grazie allapporto degli amici di Giuseppe Lupo, veniva eletto Segretario Provinciale lAvvocato Carmelo Miceli.
Subito dopo, e precisamente l8 dicembre, si celebravano le primarie per lelezione del Segretario Nazionale ed anche in Sicilia Matteo Renzi superava il 51%. Davide Faraone beneficiava di ciò e veniva chiamato a far parte della Segreteria Nazionale del Partito, ma anziché ringraziare di ciò l’allora Segretario regionale, Giuseppe Lupo, gli voltava le spalle e fregandosene dellarea che aveva sostenuto prima Miceli e poi Renzi partecipava alla creazione della cosiddetta armata Bracalone composta da Crisafulli, Lumia, Gucciardi, Cracolici, dallo stesso Faraone, etc.
La nuova alleanza vedeva il sostegno del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, che pensava di togliersi di mezzo Giuseppe Lupo e sostituirlo con lobiettivo di non dovere più dare conto al Partito della gestione e delle scelte operate dal suo Governo.
Purtroppo per lui il giovane Fausto Raciti, subito dopo la sua elezione, ha continuato la linea già tracciata da Lupo ed ha preteso il massimo rispetto per il suo Partito.
Davide Faraone, non contento di aver constatato dopo lelezione di Raciti di rappresentare meno di un terzo dei renziani in Sicilia (Lupo infatti otteneva una percentuale superiore al 33%), ha continuato e continua la sua opera di capo di una piccola corrente allo scopo di ottenere un po di potere nella Regione.
Due fatti clamorosi, come accennavamo sopra, sono accaduti recentemente. Sabato scorso il Segretario Raciti in una conferenza stampa tenuta presso lHotel delle Palme di Palermo indicava Caterina Chinnici quale capolista del PD alle Europee e subito dopo Faraone lo smentiva indicando per quel posto Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa. Laltra è di ieri sera che ha visto Davide Faraone che invitava Crocetta ad andare avanti per nome e per conto del PD nazionale e subito dopo è arrivato lo stop del vice Segretario Nazionale del PD, Lorenzo Guerini, che ha indicato la chiara competenza della Segreteria regionale.
Ora Faraone dovrebbe comprendere che Matteo Renzi non ha bisogno di avere in Sicilia una correntuccia e neanche di assistere alle continue figura di merda del Partito ed in particolare quando queste sono causate da esponenti nazionali del PD.
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