«Scassamaroni». È l’aggettivo – scritto tutto in maiuscolo e tra parentesi – utilizzato da un medico dell’ospedale di Avola (nel Siracusano) per descrivere un paziente nel foglio di uscita. L’uomo, arrivato al Pronto soccorso con dolori gastrici, dopo essere stato sottoposto alle terapie necessarie viene dimesso. «Esame obiettivo: paziente (SCASSAMARONI) giunge in Ps per agitazione psicomotoria», è quanto si legge nel foglio di dimissioni.
«Siamo andati al Pronto soccorso – ricostruisce la compagna del paziente, un 33enne di Avola, parlando a La Sicilia – perché stava molto male. Io sono rimasta fuori dalla sala visite, in attesa che venisse controllato dai medici. Quando è uscito, mi sono accorta che nel referto delle dimissioni, accanto al suo nome, era stato aggiunto il termine “scassamaroni“. Ho pensato subito a uno scherzo – aggiunge la donna – ma ho immediatamente realizzato che era tutto vero. Un uomo arrivato in preda a forti dolori addominali e vomito, è stato deriso con tanto di scritta, soltanto perché era in uno stato di agitazione a causa dei forti dolori – sottolinea la compagna del 33enne – Che la pubblicazione di referti medici non venga opportunamente verificata e filtrata dal responsabile del reparto di emergenza è vergognoso. Al padre di mia figlia doveva essere garantito, come a tutti, il più ampio rispetto della sua dignità, invece è stato ridicolizzato. Abbiamo perso fiducia nel Pronto soccorso».
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone ha richiesto l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente medico del Pronto soccorso dell’ospedale. «Non appena ne sono venuto a conoscenza, assieme al direttore sanitario aziendale – afferma in una nota Caltagirone – ho chiesto al direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Avola di fornire chiarimenti e di disporre nell’immediatezza l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente medico responsabile di tale assurda condotta. Il costante lavoro quotidiano volto ad accrescere la credibilità del nostro sistema sanitario regionale e a migliorare il rapporto di fiducia tra le istituzioni sanitarie e i cittadini – evidenzia il direttore generale dell’Asp di Siracusa – viene purtroppo compromesso da singoli comportamenti non consoni al ruolo e all’etica professionale, nonché al rispetto del cittadino che accede con fiducia ai nostri servizi sanitari in uno stato di fragilità. Esprimo le più profonde scuse dell’Azienda al paziente – ha concluso Caltagirone – che è stato purtroppo destinatario di un comportamento soggettivo ben lontano dal buon operato di tanti altri sanitari che si prodigano anche a rischio, a volte, della propria incolumità».
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