«In quasi 35 anni di attività non ci era mai capitato niente del genere». Purtroppo per Gaetano Marino, panettiere di Milo, sabato scorso è avvenuto il suo primo incontro ravvicinato con un rapinatore. «Mi ha puntato la pistola dall’alto e mi ha detto “dammi i soldi o ti sparo in testa”», racconta a MeridioNews il proprietario dell’unico panificio del piccolo Comune etneo. La rapina è avvenuta intorno alle 18.45, poco prima dell’ultima sfornata del giorno. «Ero appena rientrato al panificio, mia moglie era nell’altra stanza mentre io, non appena sono arrivato al bancone, mi sono ritrovato davanti questa persona». Secondo la testimonianza di Marino si sarebbe trattato di un ventenne: «Aveva un accento della zona, era alto e con il passamontagna».
Molto probabilmente un complice lo attendeva nella traversa accanto il panificio Sant’Andrea, lungo la strada che porta verso l’Etna. Le telecamere dell’esercizio hanno ripreso la fuga del giovane verso la stradina, ma non l’auto o il mezzo usato per allontanarsi. «Mentre mi minacciava con la pistola – racconta Marino – ho preso i soldi della cassa e glieli ho consegnati». Il rapinatore a quel punto è uscito dal panificio, senza mai dare le spalle al titolare, urlandogli: «Non nesciri fora, statti docu». Magrissimo, però, il bottino dell’incursione: 75 euro, «l’incasso del pomeriggio». Gaetano Marino ha denunciato l’episodio ai carabinieri di Sant’Alfio, senza lasciarsi prendere troppo dallo sconforto. «Qui di volanti in giro ne vediamo spesso, non ci sentiamo abbandonati, spero che li trovino presto». I militari acquisiranno le registrazioni delle eventuali altre telecamere presenti nella zona.
In passato la licenza del panettiere era stata sospesa dalla guardia di finanza per la mancata emissione di quattro scontrini da otto euro circa in totale. Per una settimana, a Milo, non si è potuto vendere pane, una storia che si era ricavata qualche titolo di giornale.
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