Sostenevano fossero appuntamenti ludico-ricreativi, ma in realtà si trattava di vere gare da corsa. Rally che venivano organizzati in diverse parti della Sicilia, con un’attenzione particolare, negli ultimi tempi, all’area compresa tra il litorale tirrenico e i monti Nebrodi. A scoprirlo sono stati gli agenti del commissariato di Patti, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura locale che ha portato al sequestro preventivo della scuderia Palatinus MotorSport di Capo d’Orlando e alla denuncia di due membri della società sportiva.
Stando agli inquirenti la Palatinus, pur presentando alle autorità locali – i Comuni, deputati a dare le dovute autorizzazioni – gli eventi come manifestazioni non agonistiche, davano vita a un circuito di competizioni che prevedeva anche specifici premi ai vincitori. Ciò faceva sì che i rally potessero essere organizzati, aggirando le normative in merito ai collaudi dei circuiti e, più in generale, alle prescrizioni relative alla sicurezza dei partecipanti e degli spettatori
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