La polizia municipale di Paternò è ridotta all’osso e non è più in grado di offrire servizi adeguati ai cittadini, costretti a subire i disagi di una costante riduzione del numero degli agenti. Un caso che MeridioNews ha già raccontato lo scorso anno, raccogliendo la preoccupazione del vicecomandante del corpo e la rabbia di alcuni paternesi per via dei disservizi. L’ultimo ieri mattina quando, senza alcuna comunicazione, gli utenti hanno trovato gli uffici di piazza del Lavoro sbarrati. Dove all’ingresso c’era il capitano Giuseppe Rizzo che spiegava come una parte del personale era in ferie e l’altro in servizio per strada. Ad ascoltarlo diversi cittadini.
«Sono passato a ritirare la documentazione per regolarizzare il pagamento del passo carrabile ma – racconta un 65enne – mi hanno spiegato che il personale non c’è e devo ripassare tra qualche giorno». Un altro utente, agli uffici per chiarimenti su una multa, si è allontanato urlando: «È possibile che se manca qualcuno non c’è un altro che possa rimpiazzarlo? Non lo capisco, è meglio che sto zitto». A spiegarci cosa è successo è il capitano: «La nostra situazione è peggiorata: abbiamo 32 unità, lo scorso anno tre ispettori sono andati in pensione. Tra qualche mese pure un altro». L’obiettivo è «garantire i servizi essenziali. Di mattina eravamo in sei (due all’annona, due di pattuglia, il piantone e un ufficiale), nel pomeriggio in quattro. La situazione di emergenza sui cui stiamo operando dovrebbe perdurare per qualche altro giorno, tra mercoledì o giovedì gli uffici dovrebbero riaprire». Dei 32 agenti in servizio, sette sono part-time.
«Abbiamo informato e segnalato più di una volta il nostro problema alla giunta comunale», dice rassegnato il capitano. Il Comune di Paternò aveva avanzato la richiesta di trasferire alcuni agenti della polizia provinciale a quella municipale, ma avrebbe ottenuto un diniego. L’ente comunale non può procedere a effettuare dei concorsi. Dall’analisi della spesa del personale, prevista nel Bilancio annuale e pluriennale, le spese che riguardano il personale, lo smaltimento rifiuti e le utenze, hanno un’incidenza del 60 per cento circa. A ciò si aggiunge che il Comune è stato condannato ad assumere dieci lavoratori, gli addetti al doposcuola al quale ha riconosciuto gli arretrati. Grosse spese che avrebbero inibito l’intervento dell’amministrazione sul problema vigili.
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