Un video, diventato virale, è stato girato alcuni giorni fa da Paolo Di Caro, esponente del movimento politico Muoviti Paternò, all’interno del cimitero monumentale. Nell’area del chiostro dell’ex convento dei Cappuccini, una zona da tempo a rischio crolli visto, è stata immortalata la presenza di una bara aperta accanto a un sacco di iuta. Il ritrovamento ha allertato il personale in servizio presso il cimitero e gli agenti della polizia municipale, e sul posto sono arrivati anche sindaco e assessori.
«Avendo accertato che dentro il sacco c’era solo materiale ligneo e non altro – ha detto il vice sindaco Ezio Mannino, assessore con delega ai Servizi cimiteriali – abbiamo allertato la ditta che opera all’intenro del cimitero affinché venisse eseguito lo smaltimento con celerità e abbiamo intrapreso un’azione di verifica nei confronti della stessa per quanto concerne i tempi necessari di smaltimento dei residui lignei, che richiedono delle procedure speciali».
A spiegare cosa sia successo è Gianluca Nastasi amministratore della Licata Clean Service di Gela, la società che in questi mesi sta curando la tumulazione delle salme nei due cimiteri del comune di Paternò. «Si attendeva la sanificazione del magazzino del cimitero dove mettere la bara – ha detto Nastasi a MeridioNews – Successivamente la Dusty avrebbe proceduto allo smaltimento, perché si tratta di un rifiuto speciale e come tale va trattato. Non credevo che questo fatto potesse avere tutta questa risonanza».
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