Paternò: personale in ferie, chiusi centri per anziani L’assessora: «Proveremo a riaprire per settembre»

«Siamo qui alla villa comunale a trascorrere qualche ora. Non sappiamo dove andare, visto che il centro è chiuso». A parlare sono due paternesi, entrambi sulla settantina, che in modo costante frequentano il centro diurno per anziani Casa Coniglio, che si trova nell’omonimo quartiere di Paternò e che dal primo agosto è chiuso all’utenza. La stessa cosa dicasi per il cento diurno Nonno per amico di viale Alcide De Gasperi, nel quartiere Ardizzone. «Stiamo trascorrendo qualche ora qui nei giardini Moncada – spiegano a MeridioNews i due pensionati – Potere fare qualcosa di diverso in questi giorni d’estate sarebbe una buona cosa, purtroppo il centro di zona Coniglio è chiuso. Ci hanno detto che è perché il personale comunale, durante agosto, è ridotto. L’associazione no profit che lavora nella struttura in questo periodo non è operativa e in città non ci sono centri ricreativi privati».

Complessivamente sono circa un centinaio gli anziani che frequentano i centri a loro dedicati di Paternò. Strutture che, con qualche variazione che dipende dai turni, rimangono aperte sia di mattina sia di pomeriggio. Ma non ad agosto, quando molti pensionati rimangono da soli e non hanno altri svaghi. «Il fatto che il personale sia ridotto e le associazioni non lavorino per la pausa estiva non è una giustificazione della mancata offerta di supporto agli anziani – dichiara a MeridioNews la consigliera di opposizione Patrizia Virgillito, esponente di Paternò 2.0 – Non è certo un problema nuovo». L’assessora ai Servizi sociali Nancy Leotta, però, è di un altro avvisto: «In questo periodo diminuisce la richiesta da parte degli anziani. In ogni caso, tenteremo di riaprire i due centri prima di settembre».

L’apertura delle strutture di zona Coniglio e zona Ardizzone viene normalmente effettuata da personale comunale e da quello delle associazioni Misericordia e Asd Baseball, «con cui abbiamo siglato due convenzioni negli anni passati». Secondo Virgillito, però, negli orari pomeridiani capiterebbe anche che a occuparsi di apertura e chiusura degli immobili comunali sarebbero gli stessi anziani. «Non abbiamo contezza di quanto sostiene la consigliera – replica Leotta – L’amministrazione non ha mai consegnato le chiavi a privati cittadini».