«Festeggiamo tutti insieme, è la vittoria della città». Cori da stadio nel comitato elettorale di Nino Naso, riconfermato sindaco di Paternò. «È la vittoria di una classe dirigente, di un gruppo, di una intera comunità», commenta a caldo ai microfoni di Rmb il primo cittadino uscente che non ha fatto nemmeno in tempo a togliersi la fascia tricolore che ha indossato negli ultimi cinque anni. «È la continuità di un percorso aperto dal 2017: io sono un sindaco paternese purosangue che è stato scelto di nuovo dai propri concittadini», dice con orgoglio il primo cittadino. Che è riuscito a sconfiggere i due sfidanti Alfio Virgolini e Maria Grazia Pannitteri che erano rimasti in competizione dopo che Franco Cupri si era ritirato dalla competizione.
«Continuerò il mio atto d’amore nei confronti della città. Nino Naso rappresenta i paternesi che tutti sono protagonisti». Sull’uscio del comitato elettorale da cui ha seguito lo spoglio, il primo cittadino appena rieletto alla guida della cittadina del Catanese lancia già un invito agli avversari politici. «A chi di loro ha voglia di lavorare per Paternò, io offro la massima apertura e disponibilità – afferma Naso – Non chiudo le porte a nessuno, perché metto al primo posto sempre i cittadini».
A mostrargli subito vicinanza e ammirazione è stato il suo collega di Adrano, Fabio Mancuso. «A Paternò ce l’ha fatta il popolo di Paternò: Nino Naso è un sindaco voluto bene per tutte le sue azioni, per tutto quello che ha dimostrato in cinque anni, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Ha ottenuto un risultato eccezionale – aggiunge il sindaco del Comune vicino – ed è un modello da seguire». Per Mancuso, la rielezione di Naso era più che prevedibile: «Già venerdì durante l’ultimo comizio – sottolinea – ho sentito un sentimento forte. La passione con cui Nino ha parlato, è stata colta dai paternesi che hanno risposto bene. Del resto – conclude – tutti abbiamo notato un certo feeling con i cittadini».
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