«Omissione al diritto di accesso civico a tutti i verbali della sesta commissione consiliare». È questo il punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Paternò che sta provocando una serie di malumori, soprattutto tra alcuni consiglieri dell’opposizione. La seduta consiliare – che per gli eletti di minoranza avrebbe dovuto affrontare «problematiche di maggiore rilievo» – si è tenuta meno di 48 ore fa ed è stata aggiornata a questa sera alle 20.30: l’ultima trattazione prevista è proprio quella sui verbali. Momento che, però, sarà affrontato a porte chiuse. «Nel rispetto della normativa sulla privacy», secondo la richiesta di Filippo Sambataro, presidente del Consiglio comunale, avallata successivamente dal segretario comunale di Paternò.
Già due giorni fa, tutti coloro che non avevano un ruolo funzionale alla seduta consiliare sono stati costretti a lasciare l’aula. A vigilare affinché la disposizione del presidente Sambataro trovasse totale applicazione, gli agenti della polizia municipale che hanno presidiato l’ingresso. Perché la presidenza del Consiglio abbia chiesto la costituzione di una commissione d’inchiesta non è ancora chiaro. Secondo indiscrezioni, il caso su cui bisogna indagare riguarda i verbali delle sedute della commissione Lavori pubblici tenutesi tra il 21 febbraio e il 20 marzo 2018.
Sembra che, da quando è stata istituita, la commissione consiliare non avrebbe avuto un suo segretario verbalizzante. Funzione espletata, fino al mese di febbraio, dal consigliere comunale più giovane, come previsto dal regolamento. Da circa due mesi, però, sarebbe arrivato il segretario ufficiale (un dipendente comunale), il quale – dal momento della sua nomina – sarebbe stato chiamato a trascrivere i verbali per renderli pubblici, come prevede la normativa in materia. A questo punto, qualcosa s’inceppa: forse una ipotetica violazione del regolamento comunale.
I consiglieri comunali sono tenuti alla massima segretezza e solo dopo la seduta di questa sera si saprà di più. «Non posso parlare per il momento, lo farò solo dopo la chiusura della trattazione – dichiara il consigliere di opposizione Anthony Distefano, che da poco ha aderito a Diventerà bellissima – Mi limito a osservare che la città ha altre urgenze, non possiamo occuparci di questioni ridicole». Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Gresta, capogruppo consiliare pentastellato: «Dovremmo parlare della sicurezza in città, e del bilancio di previsione che rimane oscuro». «Per me è una perdita di tempo», chiosa Patrizia Virgillito, di Paternò 2.0.
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