«In merito alle voci che si stanno susseguendo in queste ore sulla presunta eliminazione dei servizi di Otorino e di Psichiatria dell’ospedale di Paternò è necessario chiarire che nella nuova rete ospedaliera questi servizi saranno mantenuti. Si smentiscono, pertanto, allarmi immotivati». A parlare è il direttore dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco, che ieri pomeriggio è intervenuto sulla vicenda dell’ospedale Santissimo Salvatore per smentire le notizie poco rassicuranti diffuse nei giorni scorsi sulla sorte dei due reparti.
Lo scorso giovedì, una delegazione del comitato Difendiamo l’ospedale, dopo l’audizione alla commissione Sanità all’Ars, aveva già ricevuto rassicurazioni sul fatto che i due reparti sarebbero stati mantenuti. Nel nuovo piano sanitario Otorino e Psichiatria, infatti, restano come unita semplici. «La nuova articolazione dei servizi prevede una unità operativa semplice di Otorinolaringoiatria – spiega Giammanco – che risponderà ai bisogni del territorio. Per Psichiatria si sta valutando la collocazione dentro il nosocomio per potenziarne i servizi».
Soddisfatto il comitato Difendiamo l’ospedale che ha preso atto della «sensibilità mostrata dal governo regionale guidato da Nello Musumeci, e dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza». Insomma, per tutti un respiro di sollievo dopo la diffusione di notizie false «che – aggiungono dal comitato – avevamo appreso da interviste del sindaco Nino Naso e del presidente del Consiglio Filippo Sambataro che, di ritorno da Palermo, avevano annunciato la chiusura dei reparti. Siamo stati accusati di diffondere false notizie, quando in realtà abbiamo solo riportato ciò che la politica ci ha assicurato. Fortunatamente è stata fatta chiarezza su di una vicenda che ci aveva lasciato l’amaro in bocca».
Da parte sua, il primo cittadino precisa di non aver criticato il comitato. «Come potrei contestare delle persone che lottano per il bene della città? – sostiene – Per quanto riguarda, nello specifico, la questione dei due reparti, anch’io ho accolto con soddisfazione la decisione del direttore Giammanco ma voglio precisare – aggiunge – che si tratta di servizi disposti dal direttore generale, che potrebbero essere revocati. Noi stiamo lottando perché le due unità ritornano come prima a essere unità indispensabili».
L’ospedale paternese, con il nuovo piano sanitario, è stato classificato come presidio di base. Avrà 44 posti letto, con quattro unità complesse: Chirurgia con 6 posti letto, Medicina con 14 posti letto, Ortopedia con 8 e il Laboratorio analisi. Previste anche unità semplici come Lungodegenza (16 posti letto), Radiologia, servizio trasfusionale e Pronto soccorso.
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