«Una vera e propria bomba ecologica pronta a esplodere a sud della Collina storica di Paternò e all’interno di un’area vincolata dal piano paesaggistico, ricadente in un’area di interesse archeologico». A denunciarla è il gruppo consiliare paternese di Diventerà bellissima rappresentato da Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti, nonché il coordinatore cittadino dei giovani Mirko Oliveri. La «bomba ecologica» di cui parla il movimento politico è la strada provinciale 138, l’arteria viaria che da Paternò porta all’interno dei fondi agricoli del territorio.
Col tempo la provinciale è diventata impercorribile, visto che per oltre un chilometro e mezzo si estende lungo la strada una discarica di rifiuti non autorizzati. Lastre di amianto, copertoni brucati, carcasse di elettrodomestici, gabinetti, materiale di risulta, bottiglie di salsa di pomodoro ancore intatte, sono alcuni dei rifiuti che arredano la via. Una zona che, in un recente passato, ha ospitato anche automobili, probabilmente rubate, nonché alloggi di fortuna dei cittadini stranieri impegnati nella campagna agrumicola ormai finita. Allo stato attuale nella zona ce ne sono almeno sei, realizzati con materiali di fortuna. In un recente passato gli uomini del 115 non sono potuti intervenire con l’autobotte, in quanto la strada ricolma di spazzatura non consente il transito di un mezzo pesante.
Adesso a certificare l’emergenza è anche l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Rispondendo a una nota inviata circa 15 giorni fa dagli esponenti cittadini di Diventerà bellissima, i tecnici di Palermo scrivono che «se gli stessi rifiuti risultano abbandonati in area pubblica è il sindaco, ai sensi del comma 3 dell’articolo 192 del Decreto legislativo 152 del 2006, che dispone le operazioni necessarie per la loro rimozione», con propria ordinanza e oneri a carico dell’amministrazione. Se invece «i rifiuti dovessero risultati essere depositati in area privata – prosegue l’Arpa – la stessa amministrazione comunale, con eventuale supporto della polizia provinciale, dovrà provvedere all’individuazione di chi detiene la titolarità del sito abbandonato» e con ordinanza propria imporre la bonifica della zona.
«L’amministrazione comunale non dorme – replica Luigi Gulisano, assessore ai Servizi ecologici – da tempo abbiamo avviato una interlocuzione con l’ex provincia regionale di Catania, essendo una strada di sua pertinenza di best’ultimo ente. Stiamo sollecitando a più riprese gli uffici della Città metropolitana affinché intervenga in tempi piuttosto celeri. Non è solo la sp 138 che versa in queste condizioni. Altre strade provinciali sono in pessimo stato».
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