Paternò, intitolazione palazzetto a Impastato è un flop Le associazioni: «Nessun invito ricevuto dal Comune»

La solitudine di un sindaco, un’espressione che – richiamando il titolo del romanzo La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano – è adeguata a raccontare quanto avvenuto a Paternò. Il primo cittadino in questione è Mauro Mangano, che – in occasione dell’intitolazione del palazzetto dello sport di via Bologna a Peppino Impastato, giornalista ammazzato dalla mafia – si è ritrovato quasi da solo: alla cerimonia erano presenti soltanto 15 persone compresi i giornalisti. Un vero e proprio flop la cerimonia, in cui erano assenti le associazioni sportive e quelle no profit.

Il giorno prima dell’intitolazione l’edificio era stato oggetto di un atto vandalico e di un furto perpetrato ai danni delle società sportive che utilizzano il palazzetto. Ma a cosa è dovuta l’assenza delle associazioni? L’amministrazione comunale aveva dato comunicazione della cerimonia attraverso un comunicato stampa, 24 ore prima dell’evento. Una nota inviata, a quanto sembra, solo alle testate giornalistiche. Le associazioni non sarebbero state informate

Un duro colpo per l’immagine di una città che da sempre lotta per la supremazia della legalità sul malaffare. «Non abbiamo avuto alcun invito per la cerimonia – dichiara Grazia Scavo, la presidente dell’associazione sportiva Asd Città viva -. Ma al di la della semplice intitolazione c’è da dire che il palazzetto dello sport deve essere adeguatamente dotato di un sistema di sicurezza, oggi del tutto assente. Non può perdurare questo stato di disagio, siamo noi – conclude Scavo – che subiamo i maggiori danni». 

Sulla stessa lunghezza d’onda Rosario Cunsolo, il presidente dell’associazione antiracket e antiusura Libera impresa: «Francamente non abbiamo avuto in merito alcuna comunicazione, è importante – aggiunge – che cerimonie come queste non rimangano fini a se stesse, ma che poi abbiano concreta rilevanza sul territorio». MeridioNews provato a contattare per una replica l’assessore alla Cultura Valentina Campisano, ma è risultata irraggiungibile. Il primo cittadino Mauro Mangano ci informa invece che «lui fa il sindaco e non fa inviti» e aggiunge di «non sapere nulla sulla questione».  

Dalla segreteria del sindaco, infine, ci dicono che «attraverso la posta elettronica abbiamo inviato l’invito tutte le associazioni, a eccezione di quelle sportive. Da quello che sappiamo – concludono – queste ultime dovevano essere informate dagli uffici allo Sport».

Salvatore Caruso

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