Paternò, emergenza sepolture per il sindaco Naso «Bando per 150 tombe di famiglia, 80 loculi pronti»

Uno dei temi più delicati che il nuovo sindaco di Paternò Nino Naso deve fronteggiare è l’emergenza sepolture. Con le celle frigorifere dei due cimiteri ormai piene, defunti che giacciono al loro interno da sei settimane, e ancora circa 250 bare tumulate in via provvisoria – su disposizione del predecessore Mauro Mangano – in loculi acquistati in vita dai proprietari, il nodo delle sepolture aveva toccato il livello massimo di emergenza. Come soluzione tampone, la precedente amministrazione aveva approvato e realizzato un progetto per la costruzione di un edificio in grado di ospitare 80 salme. Loculi che da oggi sono del tutto utilizzabili. 

A questo proposito, una nota stampa del Comune ha specificato che «entro i prossimi 20 giorni si provvederà alla traslazione di 80 salme che, dai loculi provvisori, saranno dignitosamente deposte nei nuovi spazi del cimitero di via Balatelle. Invece – prosegue il comunicato – le salme attualmente poste nelle celle frigorifere saranno tumulate in loculi provvisori in attesa della consegna di quelli definitivi». 

Il vice sindaco Ezio Mannino, che ha la delega ai Lavori pubblici, guarda all’immediato futuro: «Nel più breve tempo possibile saranno consegnati altri 40 loculi per far fronte alle impellenze, per poi procedere con il bando e la consegna di ulteriori loculi in formula definitiva». Qualche giorno fa Mannino aveva annunciato che 150 tombe di famiglia verranno messe a disposizione con un un avviso pubblico. «Abbiamo posto rimedio alle problematiche igieniche e sanitarie, e questo ci ha permesso di approvare la delibera relativamente alle strutturali familiari. In un secondo momento ne arriveranno ancora 160, per un totale di 310 tombe a disposizione dei cittadini». 

L’amministrazione attuale scegli dunque la soluzione interna, mentre la precedente puntava sul modello pubblico-privato del project financing. «Non guardo – spiega Mannino -. Noi dobbiamo dare risposte ai cittadini, realizzabili e immediate. Facendo ricorso al cosiddetto credito flessibile della Cassa depositi e prestiti, con un tasso di interesse bassissimo, avremo la somma necessaria per poter costruire le tombe, senza chiedere anticipazioni ai cittadini. Una volta che inizieranno ad arrivare i primi introiti derivanti dall’acquisto degli spazi – conclude – procederemo a rimborsare il credito» 

Sull’argomento interviene l’ex assessore ai Servizi cimiteriali Agostino Borzì. «L’intervento prospettato dalla nuova amministrazione, a mio avviso, è soltanto un palliativo – dice -. Premesso che con questa soluzione si potranno costruire solo le tombe di famiglia, con quale somma – si domanda – si interverrà per realizzare le opere accessorie? Quanto all’ipotesi del project financing, ritenevamo che questa fosse la soluzione definitiva – aggiunge Borzì – perché oltre alla costruzione delle tombe, bisogna pensare anche alla gestione e alla manutenzione dei due luoghi sacri». 

Salvatore Caruso

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