Ancora intrusioni e azioni vandaliche all’ex velodromo Salinelle di Paternò, la struttura sportiva costata oltre quattro milioni di euro e mai entrata in funzione per una controversia tra la ditta esecutrice dei lavori e l’ente committente, l’allora Provincia regionale di Catania. Nel tardo pomeriggio di ieri un incendio di probabile matrice dolosa ha interessato l’ascensore dell’impianto sportivo. Le fiamme si sono sprigionate velocemente e un denso fumo nero fuoriusciva dalla struttura.
Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, sono giunti gli agenti della polizia municipale di Paternò. I pompieri, per entrare all’interno della struttura, hanno dovuto rompere il lucchetto che chiudeva uno dei tanti ingressi dell’impianto. L’operazione di spegnimento e bonifica è durata oltre un’ora. La struttura è stata totalmente devastata. Nel recente periodo, oltre all’incendio, si è aggiunto il furto di un cancello e il danneggiamento di alcuni infissi del primo piano.
L’immobile nel 2014 è tornato tra le proprietà del Comune, dopo anni di abbandono. Anche in quel periodo l’impianto fu oggetto di atti vandalici. L’amministrazione di quell’anno, guidata dal primo cittadino Mauro Magnano, dopo una prima bonifica dell’immobile, decise per la chiusura degli accessi. Risale sempre al 2014 l’idea messa in campo dall’allora assessore allo Sport Alessandro Cavallaro di affidare la struttura in gestione al Cus Catania o alle associazioni sportive locali. Ma questa iniziativa sembra non essere decollata.
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