Paternò, asilo nido non inaugurato ma vandalizzato Per finirlo servono soldi per una perizia di variante

Vandali in azione all’interno dell’asilo nido paternese, ancora in costruzione, di corso Marco Polo. Da settembre 2017 i lavori nell’immobile, quasi del tutto ultimati, sono fermi. Un fatto non imputabile alla ditta che si è aggiudicata l’appalto e ha eseguito i lavori. Lo stallo è dovuto alla necessità di trovare, da parte del Comune, le risorse finanziarie necessarie per la copertura della perizia di variante. Poiché, in seguito all’errore da parte del progettista nell’elaborazione del computo metrico, è stato necessario racimolare 83mila euro per completare l’interno della struttura. A suo tempo, erano già stati stanziati 550mila euro per la realizzazione dell’asilo nido, con somme che arrivavano dalla Regione Sicilia, dall’assessorato alla Famiglia e con una co-partecipazione del Comune. 

La somma mancante è stata recuperata facendo ricorso alla devoluzione di alcuni mutui, contratti per la realizzazione di altre opere pubbliche. È stato necessario redigere la variante in corso d’opera, in quanto l’errore progettuale è emerso dopo la fase esecutiva del contratto. A tal proposito, il Comune ha fatto causa al progettista chiedendo un risarcimento danni pari all’importo della somma necessaria per coprire la perizia di variante. Il fermo dei lavori e una non accurata sorveglianza, in questi 16 mesi di quasi totale abbandono, hanno favorito il proliferare dell’azione di vandali e ladri.

Sono presenti scarabocchi all’esterno dei muri della struttura, mentre sono state prese a sassate le vetrate del portone d’ingresso dell’edificio. All’interno, grossi buchi nei muri e parte dell’impiantistica elettrica è stata trafugata e danneggiata. I danni provocati si aggirerebbero, da una prima stima, a diverse migliaia di euro. «Accertato l’errore progettuale – spiega il vicesindaco Ezio Mannino – abbiamo lavorato per trovare le somme necessarie per coprire la perizia di variante. Come giunta abbiamo approvato la delibera con cui vengono destinate 83mila eurpo al completamento dell’asilo. Oggi ci incontreremo con l’impresa che ha eseguito i lavori. È vero che la ditta aveva presentato la richiesta di rescissione del contratto ma non è mai stata perfezionata. Affronteremo – conclude – anche la problematica legata ai danneggiamenti dei vandali».

Salvatore Caruso

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