L’uomo, di 74 anni, morì nel 2011 a seguito di una caduta causata da una buca su un marciapiede della via Cannavo a Partinico, in provincia di Palermo.
Subì una frattura scomposta del femore destro e dopo sedici giorni morì a causa di un embolia polmonare massiva, sopravvenuta a seguito della lunga degenza a letto cui fu costretto a seguito dell’intervento al quale era stato sottoposto dopo la caduta. Ed è stata la tesi sul collegamento tra questi fatti, sostenuta dai legali della famiglia della vittima e supportata da testimonianze e consulenze tecniche ad avere convinto il tribunale di Palermo a condannare il comune di Partinico al risarcimento di un milione e 16 mila euro che saranno divisi tra i cinque eredi dell’uomo.
Secondo quanto accertato, la caduta sarebbe stata causata dalla «omessa manutenzione», da parte del comune di Partinico, del marciapiede che era in condizioni pessime: in parte dissestato e in parte avvallato e privo di mattonelle.
Dall’ufficio legale del comune fanno sapere che a pagare il risarcimento sarà la compagnia assicurativa che però sta valutando il ricorso in appello.
Un pregiudicato 40enne di Grammichele gambizzato con due colpi di pistola nella piazza centrale della…
Aumenta la povertà a Catania. Lo rilevano i numeri dei servizi della Caritas diocesana presentati stamane…
«Riuniamoci e facciamogli guerra». Video pubblicati sul suo profilo social da un 60enne catanese, già…
Una grossa tartaruga Caretta caretta è stata trovata morta in una spiaggia a San Leone,…
Ci sono anche province siciliane tra le 33 in tutta Italia in cui la polizia…
Una casa nel centro storico di Ispica (in provincia di Ragusa) trasformata in un bunker…