«Parole estrapolate da contesto più ampio» La replica della Saguto alle intercettazioni

Brandelli di conversazione «fuorvianti» estrapolati da «contesti più ampi». Liquida così, in poche e misurate battute, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione Silvana Saguto gli stralci di conversazione intercettati pubblicati dal quotidiano La Repubblica, nei quali il magistrato esprime pesanti giudizi sui figli del giudice Paolo Borsellino, Lucia e Manfredi. Giudizi duri senza appello, che hanno scatenato immediatamente l’indignazione del fratello di Borsellino e del web. «Leggo sui giornali brandelli di intercettazioni che riguarderebbero giudizi da me espressi. Si tratta di parti di conversazioni estrapolate da contesti più ampi – minimizza Saguto – che singolarmente lette possono avere significati fuorvianti».

La Saguto, indagata per corruzione nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti nelle assegnazioni degli incarichi agli amministratori giudiziari dei beni sotto sequestro, sottolinea la stima che da sempre nutre nei confronti del giudice dilaniato nella strage di via D’Amelio assieme alla scorta 23 anni fa. «Aggiungo che probabilmente – ribadisce – saranno sfuggite al giornalista le frasi con cui esprimevo la stima incondizionata e l’affetto che ho sempre nutrito nei confronti di Paolo Borsellino, mio carissimo amico personale, collega anche di corrente ed ineguagliabile maestro». La puntualizzazione, infine, della Saguto: «Mi riservo di chiarire al momento opportuno – conclude – ed in accordo con i miei legali, tutti gli aspetti giuridicamente rilevanti, relativi alla vicenda processuale».

Nel frattempo l’emittente di Telejato ha fatto sapere tramite il suo legale che sta valutando l’ipotesi di intraprendere un’azione legale contro la Saguto per un presunto attacco al telegiornale di Partinico. «Dagli atti dell’inchiesta sul caso del giudice Silvana Saguto emergono notizie gravi e inquietanti per la stessa libertà di stampa» dice l’avvocato Bartolomeo Parrino che assiste Pino Maniaci. In una intercettazione telefonica, riportata dal Giornale di Sicilia, si esprime una forte irritazione per una campagna alimentata dalla tv e ripresa dalle Iene sugli incarichi di amministratore di beni confiscati assegnati dalla sezione del tribunale presieduta da Saguto. Il giudice, il prefetto Francesca Cannizzo e l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara parlano di interventi per frenare la campagna. Con Cappellano Seminara viene concordata una denuncia per stalking nei confronti del giornalista. «Finora – dice l’avvocato Parrino – ci siamo limitati a seguire gli sviluppi dell’inchiesta. Ma ora faremo i passi necessari per chiarire certi oscuri retroscena. Qui siamo di fronte a una trama di poteri forti contro un libero cittadino che ha l’unico torto di esercitare il diritto di cronaca. Ecco perché le intercettazioni sono uno strumento utile a difesa della stessa democrazia».

Redazione

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