“PER CARITA’, GIUSTO OCCUPARSI DI EDILIZIA SCOLASTICA. MA CI SONO ALTRI PROBLEMI. A COMINCIARE DA QUELLI FINANZIARI. PER NON PARLARE DEL PRESIDENTE CROCETTA, CHE INVECE DI OCCUPARSI DELLA CRISI FINANZIARIA, CI PARLA DI CITTA’ METROPOLITANE. LA REGIONE? ORMAI E’ UNA CASA DI RICOVERO”
“Ho ascoltato le parole del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e debbo dire che sono piuttosto deluso. Certo, l’edilizia scolastica è importante. Ma è uno dei problemi della Sicilia, non il problema della Sicilia. Rispetto alla questioni di fondo non mi pare che ci siano novità. Solo parole”.
Non ha peli sulla lingua il vice presidente dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Paolo Amenta. Sindaco di Canicattini Bagni, Comune del Siracusano, Amenta ha partecipato, stamattina, a Siracusa, alla manifestazione con il capo del Governo, Matteo Renzi.
“Per carità – dice Amenta – nulla da dire sugli interventi per l’edilizia scolastica. Magari venissero attuati. Sarebbe una rivoluzione. Ma i problemi della Sicilia e dei Comuni siciliani non si esauriscono con l’edilizia scolastica. Ci sono problemi finanziari drammatici. Ma di questo non si è parlato”.
“C’è da chiarire – aggiunge il vice presidente dell’ANCI Sicilia – tutto l’aspetto legato alla legge sul federalismo fiscale che sta penalizzando pesantemente la Sicilia. I tagli ai nostri Comuni, da parte di Roma, sono stati e continuano ad essere pesantissimi. In cambio avremmo dovuto avere e dovremmo ancora avere la perequazione fiscale e infrastrutturale. Pensavo che questo, oggi, sarebbe stato uno dei temi sul tappetto. Invece nulla”.
“Anche la presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta – insiste Amenta – è stata deludente. I Comuni della nostra Isola hanno problemi di sopravvivenza. Ci sono tanti soggetti pubblici che, da oltre un mese, aspettano risposte concrete. Non ci sono i soldi e non si capisce cosa fare”.
“Dal presidente della Regione – conclude Amenta – ci saremmo aspettati notizie certe, in primo luogo, sulla manovra di variazioni di Bilancio. Invece, nulla. Ancora una volta è venuto a magnificare la legge sulle Province e sulle città metropolitane. La solita passerella mediatica. Se vuole la mia opinione, la Regione siciliana è ormai una casa di ricovero. Ci sono interi settori dell’Amministrazione senza soldi; ci sono le aree interne della Sicilia abbandonate; ci sono i Comuni sull’orlo del dissesto finanziario. E noi parliamo di riforma delle Province e di città metropolitane. Questa è una politica ormai alla frutta”.
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Foto di prima pagina tratta da blogtaormina.it
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