Panini Connection: a Vienna i nomi di Falcone e Impastato associati a quelli di Buscetta e Greco

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 del secolo scorso qualcuno inventò la marca di jeans “Mafia”. Giustamente, scoppiò un putiferio. Oggi, invece, sembra del tutto normale associare i nomi di boss mafiosi del calibro di Don Masino Buscetta e i Greco ai nomi di Giovanni Falcone e Peppino Impastato nel nome della gastronomia. Non succede in Italia. Non siamo in un paese della vecchia Sicilia dominato dall’ ‘Onorata società’. Questo avviene nella civilissima Vienna austro-ungarica. La denuncia, per certi versi incredibile, arriva da Radio Cento passi.

“Siamo venuti a conoscenza – si legge nel comunicato della Radio che prende il nome del celebre film che ricorda il sacrificio di Peppino Impastato – in una panineria viennese, Don Panino, Seidengasse 31, si vendono panini dai nomi di Don Greco, Don Buscetta, Don Corleone, Don Mori, Don Falcone e Don Peppino, quest’ultimo con chiaro riferimento a Peppino Impastato.

Nella descrizione del menù sul panino Don Peppino si legge: ‘Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue’. (a sinistra, foto tratta da strettoweb.com)

Per quello su Giovanni Falcone la descrizione è invece: ‘Sarà grigliato come un salsicciotto”.

“Riteniamo l’episodio gravissimo – prosegue la nota – e frutto non solo di un utilizzo di cattivo gusto per motivi commerciali, ma di qualcosa di più profondo. Il menù, oltre ad essere offensivo nei confronti di Falcone ed Impastato, fa un lavoro più sottile, accomunando boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia. Temiamo che non si tratti, come supposto da alcuni giornali, di un episodio occasionale, di luoghi comuni sull’Italia o di un episodio di xenofobia. Il logo del locale che richiama il manifesto del film ‘Il Padrino’ lo abbiamo già visto anche in Germania, in alcuni locali spesso gestiti da italiani”.

“Rete 100 passi con Radio 100 passi – si legge ancora nel comunicato – nasce anche per diffondere nel mondo l’immagine della Sicilia sana, contro gli stereotipi che fanno della mafia il suo brand negativo, ma non pensavamo si potesse arrivare sino a tanto. Chiediamo l’intervento del Ministro degli Esteri, Emma Bonino, per l’immediato intervento delle autorità austriache, e quello delle autorità competenti per l’avvio di accertamenti sull’origine dei locali che portano questo marchio”. (a destra, foto tratta da antimafiaduemila.com)

 

Redazione

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