Palermo? Tutti a letto dopo Carosello

Ormai è assodato: Palermo non è una città per giovani. Ma per matusalemme che vogliono le strade ordinate, senza ambulanti, senza extracomunitari, senza ‘motolapi’ con panelle e crocchè, senza bancarelle. E, adesso, anche una città sonnacchiosa. Da tutti a letto dopo Carosello.

E l’estate che è alle porte? E la città by night? Per carità! Che sono ‘sti locali notturni? Che sono questi drink della mezzanotte? La notte è fatta per dormire. Per riposare, come dice il consigliere comunale Rosario Filoramo, del Pd.

Filoramo esprime ilsuo senso della notte in un comunicato stampa dai toni ‘crepuscolari. “Singoli cittadini, interi condomini, albergatori – scrive – segnalano continuamente i disagi che sono costretti a vivere quotidianamente per il selvaggio svolgimento delle attività dei locali notturni in città. Unendomi al sentimento di chi abita nelle zone della città interessate dalla presenza di locali notturni di ogni genere, nel rispetto del diritto a svolgere un attività economica da parte dei gestori dei locali e di coloro che desiderano trascorrere il loro tempo libero nei locali notturni non posso non testimoniare il legittimo desiderio di restituire la giusta e serena convivenza con coloro che in quelle zone vi risiedono”.

Filoramo tocca un tasto dolente. Perché è vero che ci sono zone della città – ma lo stesso discorso vale per Modello, o per Sferracavallo – dove si esagera. Detto questo, non possiamo mandare i ragazzi di oggi a letto dopo Carosello. Anche perché, tranne pochi casi, Carosello non sanno nemmeno cosa sia (o cos’era). Consigliere Filoramo: non funziona più. Qualcosa va concessa.

“Il diritto al silenzio e al riposo non credo che possa essere superato da alcuna esigenza di carattere economico”, scrive il consigliere comunale. Che aggiunge: “Nei giorni scorsi ho incontrato alcune delegazioni di residenti del centro storico e delle strade della Palermo by night che mi hanno rappresentato il loro stato di disagio proponendo miglioramenti del regolamento che il Comune sta elaborando per gestire le attività notturne. Ho sottoposto tali proposte agli assessori competenti affinché possano predisporre un regolamento che regoli l’attività dei locali notturni, in particolare stabilire orari di chiusura, entità del volume per le attività musicali, in modo che le predette attività non rechino un pregiudizio ai cittadini”.

Giusto. Ma il ‘regolamento’ non deve arrecare un pregiudizio a chi, a Palermo, ama la notte. C’è spazio per tutti. Anche per i figli di Morfeo. Ma ci deve essere spazio anche pe ri giovani. O gli dobbiamo fare fare la ffine che l’amministrazione comunale sta facendo fare alla bancarelle, ovvero tutti via dalla città?

Palermo, invece di togliere l’immondizia, tolgono ‘u pani ca meusa…

 

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