Si è appena concluso il lungo weekend dedicato a una delle pratiche artistiche più antiche del mondo, il tatuaggio: la Palermo Tattoo Expo si è svolta quest’anno all’interno delle vecchie Fabbriche Sandron alle spalle del Carcere Dell’ Ucciardone, alla presenza, tra gli altri, anche del sindaco Leoluca Orlando.
«Seguo ogni anno queste iniziative e ogni volta noto una partecipazione maggiore. Si muovono migliaia di persone da tutto il mondo per questo tipo di eventi e credo ci sia una grande attenzione per questo genere di espressione artistica, che deve essere eseguita con tutte le cautele per evitare, come spesso accade, che le cose belle diventino brutte», ha detto il sindaco.
La manifestazione – che ha registrato grande partecipazione, soprattutto durante l’ultima delle tre giornate, domenica – ha riscontrato il favore di persone di tutte le età. Giovani, anziani e bambini hanno trascorso ore all’interno dei due padiglioni osservando i tatuatori all’opera, ascoltando la musica che proveniva dal cortile esterno e acquistando prodotti e veri e propri pezzi d’arte: le tavole dei tatuatori, disegnate apposta per l’evento.
All’evento non hanno partecipato soltanto i cittadini palermitani: «In questo momento, attorno a questa manifestazione orbitano circa tremila persone, mi sembra che sia un ottimo traguardo anche per il turismo. Gli alberghi sono attivi, alcuni pieni. Abbiamo circa cento tatuatori, la gran parte dei quali arrivano da altre città dall’estero».
Giovani e meno giovani all’opera negli stand, con in mano il proprio strumento, la ‘macchinetta’. Si sono registrate anche alcune presenze storiche nella pratica nazionale, e non solo, del tatuaggio. Tra queste El Rana, ormai da circa vent’anni presente in ambito artistico coi suoi gioielli prodotti in argento e ispirati al disegno tradizionale, lo stesso che ancora oggi crea tendenza nel mondo dei tatuaggi. Freak show d’impatto, tra danze e chiodi piantati nelle narici di questi stravaganti artisti e intrattenitori. E ancora, grande successo anche per i concerti: le performance del pianista Davide Santacolomba, il live degli Swing Growers e i contest durante i quali sono state selezionate e premiate alcune delle opere eseguite durante l’expo. Tra gli altri, il palermitano Giovanni Despair, per il premio ‘Best Small’, Ed Slocum direttamente dall’ Arizona per il premio ‘Best Friday’.
Due punti ristoro, una stanza totalmente adibita alla vendita e all’esposizione dei materiali d’utilizzo: colori, aghi, creme e tanto altro. Uno sguardo attento alla tradizione: durante la tre giorni sono state dipinte e vendute delle giare, elementi tipici dell’artigianato siciliano, anche se tutto è stato allestito seguendo i canoni artistici legati all’arte del tatuaggio. Un weekend carico di divertimento. Si pensa già in grande per organizzare la prossima edizione, con l’augurio di poter coinvolgere più artisti e un pubblico sempre più numeroso. «Stiamo valutando dei nuovi spazi per poter dar all’iniziativa un respiro più ampio – dice Orlando – allo scopo di organizzarla al meglio. Quest’anno è andato meglio dell’anno passato, il prossimo anno sarà ancora meglio».
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