Palermo studia per diventare grande Rosanero pronti per l’esame Fiorentina

Gli addetti ai lavori, in casa rosanero, giustamente preferiscono viaggiare a fari spenti. Anzi, proprio nel volere navigare a vista è custodito il segreto di un Palermo vincente e intenzionato a stupire ancora ma, a questo punto, è altrettanto vero che gli uomini di Iachini non possono più nascondersi.

In estate, a bocce ferme, avremmo collocato la gara esterna contro la Fiorentina nella categoria degli impegni proibitivi pesando i valori in campo. Oggi, dopo quasi un intero girone di andata, gli scenari sono diversi. Il coefficiente di difficoltà del match, sia chiaro, resta comunque molto alto ma è la forza del Palermo a spostare gli equilibri e cambiare le carte in tavola. E l’ago della bilancia, adesso, pende dalla parte dei rosanero. Al Franchi, infatti, arriva domani (fischio di inizio ore 15) una squadra in condizioni di forma strepitose, un gruppo reduce da nove risultati utili consecutivi (si tratta della migliore serie utile attuale del campionato) e che, sfruttando il passo falso dei viola sul campo del Parma, martedì li ha superati in classifica agganciando il Milan al settimo posto a quota 25 punti. 

La prudenza, giustificata dalle insidie di un campionato pieno di ostacoli, stride però con l’attualità. Con 13 punti di vantaggio sulla zona retrocessione ed un gap di sole cinque lunghezze dal terzo posto che vale l’accesso ai preliminari di Champions League, i rosa sono abbondantemente ‘in anticipo’ sulla tabella di marcia verso la salvezza e, strada facendo, hanno scoperto di avere tutte le carte in regola per puntare a traguardi più ambiziosi. In questo contesto, il confronto contro una ‘nobile’ del torneo come la Fiorentina potrebbe accentuare i tratti di questa nuova identità acquisita dalla formazione di Iachini. 

Vincere sul campo dei gigliati, o comunque uscire dal ‘Franchi’ con un risultato positivo, darebbe ulteriore fiducia al gruppo e metterebbe una squadra come il Palermo che sta studiando per diventare grande nelle condizioni di compiere il definitivo salto di qualità.

I buoni propositi, legittimati dal brillante momento di tutti gli effettivi (in prima fila il tandem argentino Vazquez-Dybala), domani dovranno però confrontarsi con le oggettive difficoltà legate alle potenzialità dell’avversario di turno. Una squadra non al top ma sempre temibile. Montella, alle prese con il caso legato al portiere Neto finito fuori rosa per la querelle relativa al contratto, sarà costretto ad “inventare” la difesa priva degli squalificati Savic e Gonzalo ma quella viola resta una formazione competitiva. Una compagine composta da giocatori di spessore in tutti i reparti e che – giova ricordarlo – è stata costruita per obiettivi diversi da quelli dei rosanero.

«La Fiorentina è forte – sottolinea Iachini – la famiglia Della Valle ha allestito in questi anni una squadra di livello. E’ guidata da un allenatore molto bravo come Montella ed esprime un bel calcio. Da parte nostra servirà una partita perfetta per fare risultato. L’etichetta di squadra rivelazione non ci disturba – ha aggiunto – è un riconoscimento alla bontà del lavoro che stiamo portando avanti. Ci deve dare ulteriore convinzione ma non ci deve fare perdere umiltà e voglia di migliorarci».

La strada si presenta in salita ma questo Palermo finora ci ha abituato a grandi prestazioni dimostrando di potersela giocare con tutti. L’ottimismo è alimentato dalle qualità tecniche e caratteriali di un gruppo che fa della compattezza la principale prerogativa e, in questo momento, anche dalla capacità della squadra di restare impermeabile ai rumors di mercato potenzialmente nocivi per diversi titolari.

Contro il Cagliari, ad esempio, Munoz ha dimostrato di non essere condizionato dalla vicenda legata alla sua posizione contrattuale (le novità, in questo caso, fanno riferimento ad una sorta di ultimatum per il difensore argentino che, se non accetterà la proposta di rinnovo della società entro dieci giorni, molto probabilmente andrà via a gennaio) e anche un altro giocatore in scadenza (Barreto) è concentrato esclusivamente sul campo.

Esempi di attaccamento alla maglia e di professionalità visibili anche attraverso il comportamento di Vazquez (imminente il prolungamento del suo contratto) e Dybala che, pur essendo consapevoli di essere nel mirino di diverse squadre in Italia e in Europa, continuano a giocare con la spensieratezza tipica di chi è sintonizzato su una sola frequenza.

In tema di mercato, in ogni caso, è chiara la strategia del club di viale del Fante che intende dare priorità alle cessioni dei giocatori in esubero e procedere eventualmente con un acquisto solo nel caso in cui si presentasse la necessità di sostituire un partente. In uscita il difensore Bamba, monitorato in Francia (Lens e Tolosa) e in Inghilterra (Leeds), il centrocampista Ngoyi e l’attaccante Makienok, destinato ai norvegesi del Molde. 

La mente, tuttavia, è assorbita dal calcio giocato e dalla sfida esterna contro i viola. Trasferta per la quale Iachini ha convocato 24 giocatori. Il tecnico rosanero (che da giocatore ha indossato la maglia della Fiorentina dal 1989 al 1994) sembra intenzionato a confermare la formazione proposta dal primo minuto contro il Cagliari. Stessa formula, dunque, anche in difesa dove Feddal con ogni probabilità sarà preferito un’altra volta ad Andelkovic. 

Antonio La Rosa

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