Palermo, quel che resta il giorno dopo l’apocalisse Nelle auto recuperate non sono stati trovati corpi

Nessuna vittima è stata accertata. È stata recuperata la prima macchina: una Seat di colore bianco all’interno della quale non sono stati ritrovati corpi. Dalla prima serata di ieri agenzie di stampa, giornali, radio e televisioni – locali, regionali e nazionali – hanno comunicato la notizia che nell’apocalisse di Palermo ci fossero due persone morte, un uomo e una donna. In un momento in cui le forze dell’ordine, impegnate nei soccorsi e nelle ricerche, non erano ancora nemmeno in grado di parlare con certezza di dispersi. Perché tutto è partito dalla segnalazione di un testimoneMeridioNews era sul posto, in viale Regione Siciliana all’altezza del sottopassaggio della rotonda di via Leonardo da Vinci, e di morti non ha mai fatto menzione. Anche quando sono cominciati ad arrivare i comunicati di cordoglio, come quello del presidente della Regione Nello Musumeci che esprimeva «dolore e rabbia per le vittime innocenti di Palermo».

È stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, arrivato sul posto intorno alle 22 per seguire le operazioni di ricerca, a parlare di «presunti dispersi» nel sottopasso della circonvallazione puntualizzando che «non sono stati recuperati corpi». Anche questa notizia – non vera – a un certo punto ha cominciato a circolare. Le ricerche dei vigili del fuoco, con l’ausilio degli uomini della protezione civile e della Croce Rossa, sono andate avanti per tutta la notte. Dopo l’1, anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Agatino Carrolo ha confermato che «finora non abbiamo alcuna certezza circa la presenza di eventuali vittime. Al momento, c’è solo l’ipotesi di persone disperse». Ipotesi dalla quale questa testata non si è discostata, tenendo conto anche del fatto che alle forze di polizia non è nemmeno arrivata nessuna denuncia di persone scomparse

I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per liberare il sottopassaggio dall’acqua. Nell’altro allagamento importante, quello di viale Regione Siciliana all’altezza di viale Lazio, l’acqua è stata quasi completamente dragata. Adesso resta un tappeto di fango, rifiuti e macchine – alcune anche cappottate – riemerse da quella che sembra essere una palude. «La macchina ormai è finita, ma mi accontento di essere vivo», dice a MeridioNews il proprietario di uno dei mezzi. Intanto, anche moltissime attività commerciali che si trovano sul piano stradale sono state invase dal fango durante l’acquazzone e hanno riportato molti danni. Nella zona interessata dagli allagamenti, al momento, il traffico è in tilt. I due snodi di viale Lazio e via Leonardo da Vinci continuano a non essere accessibili. Rimane aperta la corsia laterale di viale Regione dove il traffico è congestionato: code lunghissime in prossimità di entrambi i punti, grossi disagi alla circolazione con mezzi pesanti – anche autobus – rimasti imbottigliati

Gabriele Ruggieri

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