Lungo sospiro di sollievo da parte dei tifosi rosanero e, soprattutto, dei dirigenti del Palermo Calcio. La società ha chiuso il contenzioso con l’Agenzia delle entrate, saldando in un’unica soluzione i debiti. Ieri pomeriggio il club rosanero ha presentato la documentazione ai periti del Tribunale fallimentare che nei prossimi giorni daranno il loro parere sull’istanza di fallimento avanzata dalla Procura. La società ha approfittato delle agevolazioni date dalle rottamazioni delle cartelle esattoriali e ha azzerato la posizione debitoria con il fisco.
Come ricorderanno soprattutto i tifosi, la Procura aveva aperto un’indagine (poi chiusa al momento della rateizzazione) sul mancato versamento dell’Iva. Alla chiusura annuale della dichiarazione del 2014, la società, essendo in difficoltà di liquido, aveva chiesto e ottenuto di rateizzare l’importo Iva non pagato per 1.884.578 euro e l’Agenzia delle Entrate aveva concesso la rateizzazione con 20 rate da 104.320 euro cadauna, per un importo complessivo (con interessi e sanzione) di 2.086.408 euro.
Il conto è stato adesso saldato in un’unica tranche. Altri due milioni (dei circa 63 contestati dalla Procura come esposizione debitoria) erano già saltati perché i periti del Tribunale avevano riscontrato alcune anomalie numeriche nella perizia redatta dall’esperto Alessandro Colaci per i giudici palermitani. Un paio di errori materiali avrebbero fatto sballare i conti relativi al patrimonio netto della società al 30 giugno 2015.
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