Palermo non è una provincia per giovani Oltre metà degli emigrati è sotto i 40 anni

Sono 2.522 le persone che nell’ultimo anno hanno abbandonato Palermo e la sua provincia. A dirlo è il rapporto della fondazione Migrantes, che racconta di come il capoluogo di regione si ponga al nono posto tra le province italiane per partenze. Confermata la posizione in classifica del 2016, ma non il dato. Nell’arco dello scorso anno, infatti, ad andare via sono stati in 2.182, 340 persone in meno. E manca ancora una manciata di settimane alla fine dell’anno. Si tratta di un dato che resta allarmante nonostante la situazione sia migliore rispetto a quella del 2015, quando il dato era nettamente superiore. E che spicca anche all’interno del dato di una regione, la Sicilia, che si piazza al terzo posto in Italia per emigrazione, con 11.501 perdite, dietro solo a Lombardia e Veneto. 

Un’emorragia soprattutto di giovani. Degli iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero per solo espatrio nell’ultimo anno il 39,9 per cento sono uomini e donne di età compresa tra i 24 e i 35 anni, che aggiunti ai 27,4 dei ragazzi tra 0 e 24 anni danno un risultato che oltrepassa il 67 per cento del totale degli emigrati. «Dal sondaggio – si legge nel rapporto – emerge chiaramente quanto sia importante distinguere i giovani (15-24 anni) dai giovani-adulti (25-34 anni) e quanto sia ormai fondamentale agire politicamente per questi ultimi con azioni immediate di sostegno e accompagnamento alla vita in generale intendendo ogni contesto possibile – lavoro, famiglia, condizione sociale e scolastica, ecc. – dove soprattutto i giovani adulti stentano a trovare la propria indipendenza e il loro benessere. Ed è proprio quest’ultima generazione la più disorientata, la più sfiduciata, la più delusa e la più sofferente nell’incertezza ed è quella che guarda all’estero (73%) come “luogo in cui evadere” (il 59% dei giovanissimi), come “soluzione di tutti i problemi”».

La Germania è ancora saldamente la meta preferita da chi decide di andare via. A ruota, ma con un distacco notevole che si aggira attorno alle diecimila unità, gli Stati Uniti d’America, il Belgio, la Svizzera e l’Argentina, che sembra ancora mantenere il suo fascino. Pochissimi invece i rimpatri. Sono solo 516 i palermitani che hanno fatto dietrofront e hanno deciso di tornare alla base dopo essere emigrati. L’1,7 per cento sul dato nazionale. La Sicilia, da sola, conta l’8,7 per cento sullo stesso dato. Guai però a evocare fantasmi di una possibile invasione da parte dei tanti disperati che ogni anno sbarcano sulle nostre coste. Al primo gennaio 2017 il valore relativo al numero di residenti stranieri nella provincia di Palermo è di appena 37.200 su 1.268.217. E non tutti, ovviamente, sono migranti, anzi. 

Gabriele Ruggieri

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