Palermo, il mistero dei 100 verbali scomparsi

Elezioni per il Consiglio comunale di Palermo: tanti malumori e due notizie. Le notizie sono che una candidata denuncia la scomparsa di un centinaio di verbali e che un gruppo di candidati, dopo la denuncia anticipata da LinkSicilia,  si prepara a lanciare un appello per fare chiarezza sui voti di preferenza per accedere all’assemblea di Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale di Palermo.

In questa polemica – lo diciamo a scanso di equivoci – nessuno mette in dubbio il risultato ottenuto dai candidati sindaci e, soprattutto, la vittoria di Leoluca Orlando al primo turno. I problemi riguardano le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale.

Il dato che, quest volta, emerge con una certa evidenza – e qui parliamo dei malumori – è che troppi candidati al Consiglio comunale di Palermo – di tante liste – lamentano di aver preso meno voti rispetto a quelli che si attendevano. Se si trattasse di sensazioni, ci sarebbe poco da dire. Il fatto è che sono in tanti a lamentare la ‘sparizione’ di voti. Con dei casi limite: ovvero candidati che non trovano, nelle sezioni, i voti dei propri familiari e degli amici più stretti: e questo è un po’ assurdo. Soprattutto nel caso di persone con una certa esperienza che, molto difficilmente, commettono errori dentro una cabina elettorale.

Nell’articolo che abbiamo scritto ieri vi abbiamo raccontato i dubbi sollevati da alcuni candidati. Oggi una ragazza, Giusi Badalamenti – candidata nella lista ‘Amo Palermo’ di Marianna Caronia – denuncia il fatto che non si troverebbero un centinaio di verbali elettorali. La cosa suona un po’ strana, perché è proprio a partire dai verbali che si conteggiano i voti dei candidati a Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale di Palermo.

Per fare chiarezza sugli eletti a Sala delle Lapidi – e questa è la seconda notizia – un gruppo di candidati al Consiglio comunale (dei quali vi abbiamo detto ieri) lancia un appello che si sintetizza nella seguente proposta: prendere, naturalmente a caso, un campione di almeno 20 verbali e ricontare i voti per le elezioni del Consiglio comunale dei relativi 20 seggi elettorali. Questo dovrebbe essere fatto alla presenza di un notaio e di due magistrati. Non per sfiducia nel personale del Comune di Palermo, ma per l’esigenza della maggiore ‘trasparenza’ possibile.

Secondo i protagonisti dell’appello, un campione di 20 seggi elettorali dovrebbe essere più che sufficiente per verificare l’eventuale presenza di anomalie.

Palermo, elezioni: mancano 50mila voti?


Palermo, giallo delle 50mila schede: “Faremo un approfondimento”


Redazione

Recent Posts

Incidente sulla tangenziale di Catania, rallentamenti al traffico all’altezza di Ikea

Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 19 lungo la tangenziale di Catania…

9 minuti ago

Bimbo di 10 mesi cade dalla culla. Elisoccorso non riesce ad atterrare a Palermo

Un bimbo di dieci mesi è caduto dalla culla a casa e i medici della…

31 minuti ago

Maltempo, continua l’allerta meteo in Sicilia. Oggi cinquanta interventi dei vigili del fuoco tra Palermo e provincia

La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico in Sicilia,…

42 minuti ago

Peculato, prescritto e assolto l’ex vescovo di Trapani Francesco Miccichè

I giudici del tribunale di Palermo, presieduti da Franco Messina, hanno dichiarato prescritta l'accusa di peculato nei confronti…

2 ore ago

Chiusa la palestra di Valeria Grasso: l’imprenditrice antimafia occupava il bene confiscato senza averne titolo

La peculiarità della storia è che non è qualcosa di statico, ma cambia, si evolve,…

2 ore ago

La donna morta a Palermo dopo otto giorni di attesa in Pronto soccorso. Regione invia gli ispettori

Un sopralluogo urgente all'ospedale Ingrassia di Palermo sarà effettuato nelle prossime ore dagli ispettori incaricati dell'assessorato regionale alla Salute.…

3 ore ago