«Non so dove andare, i bambini sono a scuola…». Daniela è arrivata a Palermo dalla Romania nel 2005. Lavora due giorni a settimana «come badante, cameriera, pulisco i cani, qualunque cosa per dare da mangiare ai miei figli». Cinque in tutto, tra cui due bambine di sette e 12 anni. E pure una nipotina. La sua è una delle sei famiglie che stamattina sono state sgomberate da una palazzina di via Siracusa, occupata circa un anno fa. Sedici persone in tutto, che questa mattina hanno visto arrivare a sorpresa carabinieri, polizia, agenti della Digos e vigili del fuoco.
L’edificio è di proprietà dell’opera Pia Santa Lucia commissariata dalla Regione. Abbandonato da vent’anni, per il bene sarebbe già pronto un progetto di restauro, spiegano dall’ente. «Ma è stata la procura di Palermo a richiamarci affinché riprendessimo in consegna la palazzina – aggiungono – Se dentro fosse successo qualcosa, sarebbe stata una nostra responsabilità. Per non parlare del possibile danno erariale provocato dall’occupazione». «Questo posto è stato occupato dalle famiglie del comitato Prendo casa Palermo – racconta a MeridioNews EmanueleSurdi -. Lo Stato, invece di aiutare le persone, le butta in mezzo ad una strada. Oltretutto avevamo provveduto a isolare una zona inagibile dell’edificio e a chiuderla. Queste famiglie si ritroveranno adesso senza un tetto sulla testa».
Prima di occupare lo stabile di via Siracusa, la famiglia di Daniela viveva in un’altra casa. «Quando non ho potuto più pagare l’affitto, mi sono rivolta al comitato e loro mi hanno aiutato». Così le sei famiglie sono entrate nella palazzina a due piani abbandonata. «Era tutto sistemato – commenta Daniela – I bambini andavano a scuola, potevano mangiare e invece adesso…». Ora non è chiaro chi aiuterà gli ex occupanti. I dirigenti di polizia sul posto forniscono gli indirizzi della Caritas, mentre i Servizi sociali del Comune annunciano che non verranno in via Siracusa. «Dicono che dovete rivolgervi alla circoscrizione», riferiscono i poliziotti.
Gli stessi che questa mattina sono entrati nel palazzo quando la maggior parte dei sedici inquilini erano fuori per commissioni o per lavoro. «Io sono andata ad accompagnare i bambini a scuola e, quando sono tornata, ho trovato i carabinieri che stavano spingendo per entrare». Poche ore dopo, gli ex occupanti si sono ritrovati a trasportare le loro cose fuori dallo stabile. «Il cibo che era in freezer si sta scongelando – sussurra Daniela, mentre alza gli occhi verso la sua ex casa – Ho scordato venti uova dentro! Sono rimaste sul tavolo, di sopra. Devo andarle a prendere, i bambini devono mangiare».
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