Ospedale Giarre, denunciato smarrimento provetta «Carabinieri in reparto dopo esposto della paziente»

Un normale prelievo del sangue, in previsione di una visita dal diabetologo, per valutare alcuni parametri ematici di una paziente. Si tratta di una procedura semplice e indolore che però può nascondere dei problemi se la provetta viene smarrita o se le verifiche non vengono eseguite come si dovrebbe. L’ultimo paradosso della sanità siciliana è quello che viene denunciato dal Comitato cittadino per l’ospedale di Giarre e ha come protagonista una donna che è stata richiamata dai medici per ripetere l’esame del sangue 15 giorni dopo il primo prelievo. Il motivo, secondo quanto fanno sapere gli attivisti locali, sarebbe riconducibile al presunto smarrimento della provetta.

Negli ultimi mesi, larga parte dei campioni non vengono più analizzati nel presidio di Giarre ma nei locali dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale. Nosocomio finito diverse volte al centro di casi di presunta malasanità. A effettuare il servizio di trasporto degli esami sono alcuni autisti che fanno riferimento a mezzi di associazioni private convenzionate con l’Azienda sanitaria provinciale. Una spola tra Giarre e Acireale che avviene con orari cadenzati, salvo consegne extra.

«Il 31 marzo scorso un’utente aveva segnalato alla procura di Catania, tramite i carabinieri, il caso di un esame smarrito – spiega a MeridioNews Angelo La Rosa, portavoce del Comitato cittadino per l’ospedale San Giovanni di Dio e San Isidoro di Giarre -. Passati 15 giorni dall’esame, effettuato a metà del mese di marzo, la signora è stata richiamata telefonicamente dal laboratorio di analisi perché si era verificato un disguido e dovevano effettuare nuovamente il prelievo del sangue». Proprio questa mattina, fanno sapere gli attivisti, i militari si sono presentati nel reparto. I carabinieri sarebbero intervenuti per «acquisire notizie e informazioni utili alle indagini che sono attualmente in corso».

Ma perché viene fatta la spola tra i due Comuni? Il motivo sarebbe imputabile a un macchinario, ormai datato, che viene utilizzato per effettuare le verifiche sulle provette. Un mezzo da sostituire che non consente di effettuare tutte le tipologie di analisi sul sangue. «Da circa sei mesi mancano alcuni reagenti mentre quelli disponibili sono in via di esaurimento perché presto, almeno così ci hanno assicurato, il macchinario verrà sostituito», conclude La Rosa. A riguardo abbiamo provato, senza successo, a contattare i vertici del presidio di Giarre per una replica.

Nell’attesa di capire a chi sia imputabile il disguido, sul fronte acese la situazione non sembra però delle migliori, con gli attivisti che puntano il dito contro un presunto black-out elettrico che si sarebbe verificato lunedì scorso. Quando per circa due ore le luci del Pronto soccorso del Santa Marta e Santa Venera sarebbero rimaste spente

Dario De Luca

Recent Posts

Catania, trovato deposito di auto rubate in un garage a Librino

Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…

3 ore ago

Escursionista si ferisce sull’Etna, soccorsa dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…

3 ore ago

Sciacca, minorenne aggredito e ferito a colpi di casco

Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…

8 ore ago

Palermo, furto con spaccata in un bar in via delle Magnolie

Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…

8 ore ago

San Berillo, bloccato un pusher di 22 anni. Spacciava seduto su una sedia a bordo strada

La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…

9 ore ago

Aci Bonaccorsi, scoperta un’autofficina abusiva. In un terreno vicino smaltiti rifiuti speciali

Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…

9 ore ago