Salta, di nuovo, l’inaugurazione del padiglione dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla. La data, fissata per lunedì 19 marzo, era stata annunciata dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a febbraio in occasione della sua visita all’ospedale Cannizzaro di Catania. A differenza dei precedenti slittamenti, questo sarebbe solo di pochi giorni.
Secondo alcune indiscrezioni, infatti, l’ospedale dovrebbe essere inaugurato sabato 24 o lunedì 26 marzo. Quindi, prima di Pasqua la struttura potrebbe anche già essere operativa. Il condizionale è d’obbligo. Conoscendo le vicende del nascente padiglione, la cui storia è stata costellata da intoppi durati oltre 40 anni. Il rinvio di una settimana dipenderebbe dall’assenza delle massime cariche regionali dovuta ad altri impegni istituzionali.
Nei giorni scorsi, quando si era diffusa la notizia del posticipo dell’inaugurazione, il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso, attraverso il suo profilo pubblico su Facebook, aveva comunicato l’invio una lettera ufficiale al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. «Ho chiesto che l’apertura dell’ospedale avvenga nel giro di un paio di settimane. Del resto – si legge nel post – sono convinto di interpretare pure la volontà del governo regionale, perché aprire il nuovo padiglione significa potenziare l’offerta sanitaria con nuove professionalità e attrezzature moderne. Ho già acquisito – conclude Glorioso – tutte le informazioni necessarie che confermano che la struttura è pronta per essere aperta».
I cittadini biancavillesi aspettano la messa in funzione del nuovo edificio già dagli anni ’70. Undici anni fa, poi, era stato presentato un progetto per il completamento che sarebbe dovuto avvenire entro tre anni. Un obiettivo rimasto, però, solo sulla carta. L’impresa incaricata dei lavori, l’Ati Group di Bagheria, fu confiscata per mafia a Michele Aiello. Condannato nel processo Talpe insieme all’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. Nel 2014, l’appalto era passato a un’altra azienda, la Lotos. La notte antecedente la firma del verbale, però, un gruppo di ladri portò via dal cantiere apparati elettrici e informatici per un danno complessivo di circa 400mila euro. Nonostante la nuova ditta, i lavori proseguono sempre a rilento per intoppi legati, a quanto sembra, alla non conformità dell’opera realizzata fino a quel momento rispetto a quanto previsto dal progetto.
L’apertura, adesso, sembra vicina. Nel nuovo padiglione saranno ricollocati tutti i reparti già presenti all’interno del vecchio ospedale con in più la rianimazione. La parte vecchia del nosocomio sarà riqualificata e ristrutturata. Al suo interno saranno collocati un reparto di lungodegenza per non acuti, un reparto di psichiatria e tutti gli ambulatori per esterni, la farmacia, il laboratorio per le analisi, e il reparto mortuario. Per rendere collegabile il vecchio padiglione con quello nuovo, di recente, è stato realizzato un tunnel aereo di circa 30 metri di altezza e 97 di lunghezza, per garantire una continuità tra i due immobili.
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