Ordine dei medici, quasi en plein di Ordiniamoci Catalano: «Io in corsa. E non sono la “moglie di”»

Il Consiglio direttivo dell’ordine dei medici di Catania è fatto, ora bisognerà scegliere un presidente. Lo spoglio delle singole preferenze, completato ieri in nottata, non ha consegnato alla categoria delle vere e proprie sorprese. Dopo lo scrutinio dei voti di lista, infatti, Ordiniamoci – raggruppamento considerato come il «più politico» tra quelli in gara – era apparso in netto vantaggio. La formazione guidata da Francesca Catalano e Diego Piazza ha raggranellato 14 seggi sui 15 che erano rimasti in ballo (i due – riservati agli odontoiatri – erano stati assegnati al primo turno a Giampaolo Marcone ed Ezio Campagna). Il nuovo organismo elettivo dei medici etnei non sarà un monocolore per via dell’exploit di Giorgio Giannone che, con 1403 preferenze, fa segnare la sesta performance in assoluto. Il record di suffragi lo piazzano però la senologa Catalano e il chirurgo Piazza

Gli eletti sono Francesca Catalano (1556 voti), Diego Piazza (1505), Alfio Saggio (1448), Salvatore Curatolo (1419), Salvatore Iannuzzi (1419), Giorgio Giannone (1403), Santo Bonanno (1400), Gianfranco Di Fede (1399), Giuseppe Liberti (1391), Sebastiano Ferlito (1388), Riccardo Castorina (1376), Marco Barbanti (1363), Antonino Gurgone (1301), Federica Filosco (1295) e Giovanni Scornavacca (1275). Quanto alle liste, Ordiniamoci vince nettamente con 1140 preferenze, Giannone presidente si ferma a 797, terzo posto per Andiamo avanti con 194 voti, e nessun esponente in Consiglio. Ha votato meno di 3500 iscritti, un terzo del totale. Affluenza bassa che secondo parecchi osservatori avrebbe favorito la «struttura politica» di Ordiniamoci. Poco più di un mese fa il quorum non era stato raggiunto per sole 58 preferenze.  

Come detto, la partita – tutta interna a Ordiniamoci – si sposta adesso sul nome di chi dovrà succedere all’endocrinologo Massimo Buscemadimessosi lo scorso settembre dopo una lunga sequenza di vicissitudini. I numeri farebbero credere che la sfida sia tra Catalano e Piazza. La prima, stimata senologa del Garibaldi e consulente dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza, è la moglie del rettore Francesco Basile. «Non abbiamo ancora deciso niente sulle cariche – spiega la dottoressa – aspettiamo di sederci intorno a un tavolo per capire chi di noi abbia più tempo e più abnegazione per un ordine che va ripreso da zero». Quando MeridioNews le fa notare le diffuse chiacchiere sul suo rapporto familiare con Basile, Catalano se la cava con un battuta. «Lo dico sempre – sorride – non sono questa perché sono “la moglie di”, ma sono la “moglie di” perché sono questa. Non ho mai voluto lavorare insieme a mio marito, non ho neppure partecipato al concorso come dirigente medico». 

L’altro nome forte è quello del chirurgo Diego Piazza. Che ha una figura meno politica rispetto ad altri candidati di Ordiniamoci. E che conferma la propria disponibilità a prendere le redini del Consiglio direttivo. «Vogliamo chiudere in settimana – dice lo specialista – al massimo nei primi giorni della prossima. Io poco politicizzato? È un punto di vista rispettabilissimo», chiosa. Non è da escludersi, infine, che tra i due litiganti goda il terzo. Qualcuno, in effetti, sussurra il nome di Giuseppe Liberti, anche lui consulente di Razza, che tra i papabili è forse il più esperto sulla vita dell’ordine. Il dubbio svanirà tra pochi giorni, quando si riunirà per la prima volta il Consiglio. Che sarà convocato e presieduto proprio da Giorgio Giannone, in qualità di consigliere anziano. 

Marco Militello

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