Si è presentato in caserma con una pistola Beretta 92 Fs con matricola abrasa e ha confessato ai carabinieri di avere ucciso il 65enne Lillo Saito sparandogli a Palma di Montechiaro (Agrigento). Non solo, il 44enne Angelo Incardona ha anche raccontato ai militari che, prima di uscire di casa, ha esploso dei colpi anche contro i genitori (G.I. classe 1956 e M.I. classe 1961). Al momento, i due coniugi si trovano ricoverati all’ospedale di Licata ma non sarebbero in pericolo di vita.
Incardona è stato arrestato per i reati di omicidio, tentato omicidio e porto illegale di arma clandestina. Durante l’interrogatorio condotto dal procuratore Luigi Patronaggio e dalla sostituta Maria Barbara Cifalinó insieme al comandante provinciale dei carabinieri colonnello Vittorio Stingo e al comandante del nucleo investigativo maggiore Luigi Balestra, il 44enne ha dichiarato di avere ucciso Saito – socio di un’impresa di gelati di Palma il Gattopardo – il cui corpo è stato ritrovato all’interno della propria macchina in sosta in piazza Provenzani a Palma di Montechiaro insieme a quattro bossoli.
La salma è stata trasportata all’ospedale di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. Sono in corso gli accertamenti investigativi per stabilire quale sia il movente del delitto. L’arrestato è stato portato alla casa circondariale di Agrigento come disposto dalla procura che sta coordinando le indagini.
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