Condannato all’ergastolo e al pagamento delle spese processuali e di un risarcimento per tutte le parti civili. Si chiude così il processo nei confronti di Loris Gagliano, 25 anni, colpevole della morte dellex fidanzata Stefania Noce (24 anni), del nonno di lei Paolo Miano (71 anni) e del ferimento della nonna della giovane, Gaetana Ballirò (73 anni). Un duplice omicidio commesso a Licodia Eubea nel dicembre del 2011, a seguito della decisione della ragazza di chiudere la propria relazione con l’assassino durata quattro anni. Arrestato ad Acate all’indomani del delitto, Gagliano ha subito confessato. Da allora è detenuto nel carcere di Siracusa, dopo un soggiorno di qualche mese nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.
Un processo con rito abbreviato cominciato a singhiozzo solo il 21 dicembre scorso, dopo una falsa partenza il 30 novembre. Un rinvio dovuto al trasferimento di Giulia Troina, il sostituto procuratore che ha seguito il caso fin dall’inizio, e alla rinuncia dell’incarico da parte di Gino Ioppolo, penalista calatino nominato dalla famiglia Gagliano. Dopo le dovute sostituzioni, le udienze sono continuate fino alla richiesta dell’accusa della pena più alta possibile per il ragazzo: ergastolo e isolamento. Ipotesi oggi in gran parte confermata dal collegio giudicante.
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