«Incompatibili, inaccettabili e volgari» le espressioni utilizzate dall’operatore del 118 contattato dalla discoteca Goa di Palermo, per soccorrere Aldo Naro, il giovane medico morto in seguito al pestaggio subito la tragica notte del 14 febbraio scorso. Duro il giudizio del neo assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi che esprime tutto il suo sdegno per la telefonata shock diffusa solo ora dai media e annuncia accertamenti per individuare eventuali responsabilità anche sui ritardi nella macchina dei soccorsi.
Nella telefonata riportata dal quotidiano La Repubblica, si sente l’operatore indugiare nell’inviare i soccorsi chiedendo più volte l’esatto indirizzo del locale, nonostante più volte il ragazzo che ha chiamato il 118 per avere aiuto, dica di non saperlo ma che si tratti della discoteca Goa dello Zen, vicino al Velodromo e dica che la situazione è urgente. La telefonata viene poi chiusa brsucamente e con imprecazioni dell’operatore.
«Ho appreso da articoli di stampa la notizia di una telefonata shock – afferma – nella quale si ascolta un operatore del 118 ricevere la richiesta di intervento dalla discoteca Goa di Palermo, in merito al tragico caso del giovane medico Aldo Naro ucciso in quella triste circostanza. Ho dato già mandato al Servizio competente di accertare con urgenza le responsabilità che possono essere scaturite da quell’evento per i provvedimenti consequenziali, rimanendo comunque in attesa delle decisioni della magistratura al riguardo».
Parole inconciliabili con il ruolo ricoperto dall’operatore di turno quella sera secondo Gucciardi che non può che esprimere un «giudizio severo a proposito delle inaccettabili espressioni volgari pronunciate dall’operatore del 118, espressioni incompatibili con un operatore del servizio sanitario regionale, per le quali il servizio competente dovrà immediatamente attivarsi per la censura ed i provvedimenti consequenziali».
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