Il caso resta aperto. Così ha deciso la gip Marcella Ferrara, che ha respinto l’istanza di archiviazione presentata dalla Procura per l’omicidio di Daniele Discrede, il commerciante ucciso la sera del 24 maggio 2014 da un commando di killer davanti a un supermercato di via Roccazzo, dove era in corso una rapina.
Sono passati quasi quattro anni, ma ancora i suoi assassini non hanno un nome e cognome. Motivo che spinge i familiari della vittima, rappresentati dall’avvocato Antonino Gattuso, a chiedere giustizia e verità. «Voglio ringraziare tutti – è il primo commento del fratello Vito -. Ringrazio chi ha lavorato, chi ci ha sostenuto, chi c’è stato accanto. Questo è un passo importante. Forse siamo ancora all’alba, però noi non ci rassegneremo fino a quando qualcuno non ci dirà chi ha ucciso mio fratello».
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