Saranno celebrati mercoledì prossimo, alle 17, nella cattedrale di Catania, dall’arcivescovo metropolita Luigi Renna, i funerali di Elena, la bambina di 4 anni uccisa. A essere accusata della morte è la madre, la 23enne Martina Patti, che ha confessato l’omicidio. La notizia arriva nella stessa giornata in cui sono stati diffusi gli esiti dell’autopsia svolta all’ospedale Cannizzaro di Catania. Dall’esame autoptico è emerso che Elena ha ricevuto oltre undici colpi con un coltello da cucina. La morte della bambina non sarebbe stata immediata.
I rilievi hanno anche chiarito l’orario del decesso, stimato intorno alle 13, circa un’ora dopo che la bambina era stata presa da scuola e aveva pranzato. Ieri si è svolto l’interrogatorio durante il quale Patti ha cercato di chiarire i fatti che risalgono al 13 giugno, quando la donna ha denunciato il rapimento della figlia a opera di persone incappucciate. Patti non ha retto e, dopo 24 ore, ha indicato il luogo in cui era il corpo della figlia, parzialmente sotterrata e all’interno di cinque sacchi di plastica neri. Nel frattempo le indagini continuano. Rimane da ricostruire il movente e c’è da capire se la bambina sia stata sedata. Il gip ha convalidato il fermo e Patti resta in carcere. Sono attesi i risultati delle investigazioni del Ris di Parma e del Sis di Catania, che hanno eseguito un sopralluogo nella casa e in un perimetro più vasto del luogo dove è stata ritrovata la bambina, a Mascalucia.
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