Oltre 20 chilometri di fila in autostrada e tangenziale

Supera i venti chilometri la fila che da stamane soffoca un segmento dell’autostrada A18 Messina-Catania e della tangenziale di Catania. Le code si susseguono senza soluzione di continuità dallo svincolo di Acireale sull’A18 fino a oltre lo svincolo di Misterbianco sulla tangenziale, nella carreggiata in direzione Siracusa.

Nessun incidente o particolare circostanza è stata segnalata alle autorità: il blocco è dovuto ai cantieri di rifacimento del manto stradale dell’Anas lungo la tangenziale etnea che, stamane, stanno interessando il tratto fra Misterbianco e San Giorgio tra il chilometro 11,400 e il chilometro 12,600. Secondo quanto fa sapere l’ufficio stampa Anas, un problema tecnico occorso alla macchina finitrice avrebbe comportato una momentanea interruzione dei lavori, il cui termine era previsto per le ore 6. Il nuovo conglomerato bituminoso, di tipo drenante, prevede, secondo Anas, un breve periodo di maturazione prima che i veicoli possano transitarvi.

«Comprendiamo tutte le motivazioni anche di natura tecnica ma, dopo l’ennesima giornata di passione per gli automobilisti di Catania e provincia, è doveroso richiamare l’attenzione dell’Anas su quanto accaduto. La pazienza dei cittadini ha un limite, superato in questo caso ormai da tempo. Anche stamane, a causa di intoppi nei lavori sulla tangenziale di Catania, migliaia di persone sono arrivate in ritardo a lavoro o hanno perso l’aereo, conseguenze inaccettabili». Lo ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone riguardo al blocco della viabilità di stamane sulla tangenziale.

«Purtroppo non è la prima volta che lunghe code, dovute a lavori in corso, bloccano fin dalle prime luci del mattino la tangenziale di Catania con gravi ripercussioni a cascata su tutta la viabilità metropolitana. Gli ultimi rallentamenti, infatti, si erano registrati soltanto poche settimane fa. È giusto che l’Anas, ove non fosse direttamente responsabile dei problemi di oggi, verifichi quanto accaduto e sanzioni chi ha sbagliato, dall’impresa esecutrice dei lavori a chi avrebbe dovuto vigilare sul cantiere e non lo ha fatto», ha concluso l’assessore.

Redazione

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