Per ottenere incentivi economici, intestava schede sim a ignari clienti. Così, dopo la segnalazione di un uomo che si era insospettito e le verifiche della polizia, la responsabile di un negozio di telefonia è stata denunciata per sostituzione di persona. È ora indagata in stato di libertà.
Come detto, l’indagine nasce dalla denuncia di un cittadino, che si era recato nell’esercizio commerciale per stipulare un contratto di telefonia mobile, ma si era visto rifiutare la transazione perché a suo nome risultava già intestato un numero di schede sim pari al limite massimo consentito.
L’uomo si era pertanto rivolto al commissariato di Borgo-Ognina, che ha poi scoperto il trucco: la donna che gestisce il negozio aveva intestato al cliente, a sua insaputa, tre schede, falsificando la firma sul contratto ma utilizzando il suo reale documento d’identità, che aveva fotocopiato nel corso di un’operazione precedente.
Un meccanismo che, come la stessa responsabile del negozio avrebbe riconosciuto, era stato impiegato anche nei confronti di altri consumatori.
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